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La lezione di Totti in Europa: Spalletti non vuole errori

«Dobbiamo trovare giocatori con la sua stessa personalità, dobbiamo far crescere la squadra anche senza di lui, per questo ogni tanto forzo le cose», l’ammissione del tecnico giallorosso

Redazione

La forza trascinante di Francesco Totti va oltre i numeri. Duecentocinque minuti, cinque gol e quattro assist, nelle ultime dieci gare di campionato, in pratica un gol ogni 41 minuti: non male per un quasi quarantenne che fino all’ultimo ha lottato per avere un rinnovo contrattuale che a questo punto sembra destinato a non terminare nel prossimo giugno.

«Dobbiamo trovare giocatori con la sua stessa personalità, dobbiamo far crescere la squadra anche senza di lui, per questo ogni tanto forzo le cose», l’ammissione di Spalletti, che getta una bella ombra sul gruppo che ha a disposizione. Gruppo che si abbatterebbe, invece che esaltarsi, di fronte alla forza del capitano, appoggiandosi su di lui, senza trovare in sé la forza mentale e la scintilla necessaria per diventare trascinante, scrive Francesca Ferrazza su "Repubblica".

Proprio come quando è entrato Totti, cambiando la testa ai compagni, contro la Sampdoria. Un ragionamento chiaro, del tecnico giallorosso, molto duro con i suoi, pronto a fare scelte drastiche, come per quello che riguarda Iturbe. «Giocherà la prossima. Adesso è lui che deve farmi vedere qualcosa. Sono occasioni da sfruttare, altrimenti poi non si gioca più». L’attaccante sarà utilizzato quindi giovedì, contro il Viktoria Plzen, in una specie di prova definitiva per capirne personalità e elasticità nello stare in campo. In Europa League sarà difficile rivedere Vermaelen.