Radja Nainggolan è diventato un po’ il simbolo dell’antagonismo alla Juventus, come scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica, tanto che parlando della gara contro i bianconeri ama ripetere "Avrei giocato anche con una gamba sola" .
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La grinta del Ninja: “Contro la Juve avrei giocato anche su una gamba sola”
Il belga lancia un messaggio ai tifosi bianconeri: "Loro mi cantano uomo di m… bene, questo uomo di m… gli ha fatto gol"
Una grande antipatia nei confronti del club di Torino: "Non ero al massimo, avevo un problema al polpaccio, ma la partita mi stimolava così tanto, che ho voluto scendere in campo a tutti i costi. Sentivamo la pressione perché la vittoria del Napoli ci obbligava a vincere e abbiamo vinto meritatamente". Cambia proprio espressione quando parla della Juventus e non si fa problemi a rispondere a tono, attraverso le frequenze ufficiali di Roma Radio, alle provocazioni dei tifosi avversari. "Loro mi cantano uomo di m… bene, questo uomo di m… gli ha fatto gol".
A proposito della sua stagione dice: "È grazie allo stile di gioco di Spalletti che ho segnato tanto – continua Nainggolan, vicino al rinnovo contrattuale col club di Trigoria – mi ha messo nello stesso ruolo in cui fece giocare Perrotta e mi sto divertendo. Siamo a quattro punti dalla Juve, finalista di Champions, da questo punto di vista possiamo essere soddisfatti. Ora il secondo posto dipende solo da noi, pensiamo a battere il Chievo e il Genoa".
Con un punto di vantaggio sul Napoli, la Roma dovrà cercare di consolidare il ruolo di vicecampione d’Italia a cominciare da Verona sabato prossimo. Contro il Chievo sarà l’ultima partita di Francesco Totti con la maglia della Roma in trasferta. Il numero dieci sarà salutato dal pubblico e dal club veronese con la consegna di una targa celebrativa della sua carriera.
Si fanno infatti sempre più insistenti le voci provenienti dagli Stati Uniti secondo cui Totti potrebbe accettare la proposta del Miami. La società americana è allenata da Nesta, ex collega con cui il capitano giallorosso è molto amico. Questa potrebbe essere la chiave del clamoroso trasferimento del numero dieci, che si sente ancora giocatore.
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