rassegna stampa roma

Kolarov è già a Roma, Ninja lavora e spera

Di Francesco aspetta di riavere tutti a disposizione per capire la miglior formazione da schierare. Intanto pre-allertato Pellegrini

Redazione

I sei giorni che separano la Roma dal derby, hanno come immagine di copertina Radja Nainggolan, visto che dentro e fuori Trigoria si resta aggrappati alle possibilità che il centrocampista riesca a recuperare in tempo. Si è infortunato in nazionale e ha subito cominciato la fisioterapia nella capitale. Non fa drammi, però, Di Francesco, che aspetta di riavere tutti a disposizione per capire in quali condizioni torneranno e quale sarà la miglior formazione da schierare. Come riporta l'edizione odierna de "La Repubblica" è pre-allertato Pellegrini, che vive solamente da spettatore le ansie dell’Italia: non convocato da Ventura, è al lavoro a Trigoria. Sarà lui a sostituire eventualmente Nainggolan, completando il terzetto di centrocampo con Strootman e De Rossi. Quest’ultimo potrà da domani immergersi nel clima del derby romano, quello che, per la prima volta, lo vedrà capitano “unico”, senza la presenza di Totti a spartirsi le emozioni di una gara sentitissima in città.

Francesco sarà in tribuna accanto a Pallotta, che sbarcherà nella capitale per vivere la stracittadina, intenzionato anche a seguire la squadra a Madrid per la Champions.

Di Francesco, davanti a quasi sessantamila spettatori, nella sua prima panchina contro la Lazio da allenatore della Roma, cercherà la decima vittoria stagionale. I giallorossi hanno sempre conquistato i tre punti in trasferta (in campionato), per ben 5 volte (da recuperare la sfida con la Sampdoria), e per 4 in casa (perdendo contro Inter e Napoli). Non ha mai pareggiato realizzando 21 reti, subendone 7. I musi lunghi per le condizioni precarie di Nainggolan, sono lievemente addolciti dal rientro anticipato di Kolarov.

Capitolo Dzeko: l’attaccante, che non segna da un mese e mezzo in campionato, ne sta approfittando per recuperare testa e muscoli. Il centravanti le ha giocate tutte, e più di ogni altro aveva bisogno di tirare un po’ il fiato. Tanto lavoro di scarico e un programma personalizzato per recuperare brillantezza ed esplosività.

(F. Ferrazza)