Il tocco di Ünder. La Roma a un punto dalla Champions

Chi l’avrebbe mai detto che un Roma- Juve potrebbe trasformarsi in una festa per due. È l’effetto prodotto dal gol con cui il diabolico Ünder ha spedito la Roma a un solo punto dalla Champions e il Cagliari tra i dannati. Da ieri, a Trigoria possono abbracciarsi in attesa della matematica e di capire cosa deciderà di fare l’Uefa per i fatti di Anfield e l’aggressione a Sean Cox. Come scrive Matteo Pinci su La Repubblica, impossibile fare di meglio in una annata così, e forse è giusto che a mettere il punto sia stato il settimo gol in campionato del ragazzino turco, lui che nella sua parabola partenza anonima e crescendo emozionante - pare rappresentare l’incarnazione dell’annata romanista. Quasi un paradosso che succeda in una serata in cui a voler interpretare i segni, ci sarebbe stato da farsi venire i brividi. Manolas infortunato durante il riscaldamento, il debutto obbligato di ElioCapradossi, ragazzino che fino a gennaio giocava poco, in più a Sardegna Arena a ribollire dal timore della retrocessione che esplodeva a ogni fischio dell’arbitro Di Bello. E invece Di Francesco ha rovesciato i presagi nefasti con il quarto successo consecutivo e lo ha fatto senza tradirsi: ossia stravolgendo ancora la squadra, autentica cifra del suo primo anno sulla panchina della Roma, in cui non ha mai schierato due volte di fila lo stesso undici. Cambiando anche 5 moduli. Due in corso di partita, ieri: il 4-2-3-1 con la coppia di mediani, De Rossi e Gonalons, quelli che “mai insieme”. Poi il più funzionale 4- 3- 3, che pare un modulo offensivo e invece è quello con cui la Roma difende meglio. Se ne è accorto pure il Cagliari, che però ha un limite enorme: o segna Pavoletti o non lo fa nessuno, è quando Farias e Sau hanno dilapidato occasioni indispensabili per restare a galla è diventato chiarissimo perché 5 degli ultimi 9 gol dei sardi li abbia segnati il centravanti arrivato dal Napoli.