rassegna stampa roma

Il male oscuro delle rimonte: 28 in 20 anni

Spalletti è il tecnico a cui è capitato più volte di restare deluso dopo essersi illuso

Redazione

La Roma è malata: malata di rimonte. Giovedì sera per la 28esima nelle ultime 20 stagioni la Roma s’è fatta rimontare 2 gol (o più) lasciando punti per strada. Spinta da una forza quasi mistica, scrive Matteo Pinci su La Repubblica, la squadra giallorossa continua a cadere vittima dei soliti limiti. Successe a Carlos Bianchi all’Olimpico contro la Reggiana: segnò Totti (dopo Moriero) in quel giorno del ’97, ma non bastò a prendersi i 3 punti. Ma anche a tutti gli altri, da Zeman a Capello. Eclatanti il 3-4 subito dall’Inter in rimonta nella Supercoppa 2006, dopo un parziale di 3-0 al 34’. Ma pure la sconfitta con lo stesso punteggio (e lo stesso vantaggio di 3 gol) in casa del Genoa, costata la panchina a Ranieri nel 2011. Il 4-4 di Leverkusen della stagione scorsa, partita giocata curiosamente il 20 ottobre, proprio come quella con l’Austria Vienna.

Spalletti, secondo per panchine con la Roma solo a Liedholm, è il tecnico a cui è capitato più volte di restare deluso dopo essersi illuso. Con quella di giovedì, le rimonte subite dal tecnico con la squadra giallorossa sono diventate 10: 7 durante la sua prima gestione, 3 da gennaio a oggi. Quantomeno, può consolarsi con qualche buona notizia: i doloretti con cui Florenzi e El Shaarawy avevano lasciato l’Olimpico sembrano risolti. E menomale, visto che gli infortuni di Bruno Peres e Perotti li costringeranno a partire dall’inizio anche domani contro il Palermo. Quando l’Olimpico si vestirà a festa per l’hall of fame: a Trigoria hanno fatto i salti mortali per portare allo stadio alcuni idoli del passato. In particolare l’attesissimo Toninho Cerezo. Ma anche Tommasi, Candela, De Sisti, Venturi, la figlia di Masetti, Santarini, forse Völler. Apertura cancelli dalle 18.30 per fare il pieno di tifosi entro le 19.