Colpa di una mancata licenza per la vendita all’interno dell’impianto, che non ha mai avuto, ma per la quale si è sempre chiuso un occhio, trattando con dolcezza quest’uomo magro, noto per girare in canottiera, col caldo e col freddo, inconfondibile per i suoi baffoni grigi e per i numeri acrobatici con i quali riesce a lanciare a qualsiasi distanza i suoi pacchetti di noccioline. C’è davvero tanto mistero intorno a questo signore dall’età indefinita, che abita a Corviale, senza una vera, fissa dimora, dall’accento anche quello indefinibile, scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica.
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Il CR7 delle noccioline cacciato dall’Olimpico riammesso a furor di web
Tra siti e social, è cominciato un passaparola per farlo tornare, un appello continuo
La storia del suo allontanamento dall’Olimpico ha sollevato un’indignazione generale, perché qualcuno l’ha visto piangere, sconsolato, fuori dai cancelli dello stadio, prima di Roma-Udinese. Sul web, tra siti e social, è cominciato un passaparola per farlo tornare, un appello continuo, che ha fatto diventare quello del “Nocciolinaro” uno degli argomenti più discussi nel mondo virtuale. Talmente tanto che, nella serata di ieri, la storia di Rolando ha avuto un lieto fine: potrà tornare a vendere le sue prelibatezze all’Olimpico, perché in realtà la sua presenza non è un problema né per il Coni, né per i due club romani, e si tornerà a chiudere un occhio.
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