Il sipario cala, lo spettacolo è concluso ma nessuno applaude. Manca soltanto la parola fine, quella che a ore dovrà scrivere il presidente Pallotta, ma Rudi Garcia è vicinissimo al licenziamento. «Cambiare il tecnico per restituire la mentalità alla squadra? Sto per risolvere il problema», dice Pallotta a Repubblica. Più che il pareggio contro il Milan a condannare l’allenatore è l’incapacità di trovare un qualunque salvagente nel naufragio.
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Garcia verso la resa. Pallotta: “Sto per risolvere il problema”
«Cambiare il tecnico per restituire la mentalità alla squadra? Sto per risolvere il problema», dice Pallotta a Repubblica
Già ieri Sabatini ha preso (nuovi) contatti con i possibili sostituti: su tutti Spalletti, il candidato numero uno a patto però che accetti di lavorare con lo staff attuale e soprattutto di legarsi con un contratto di 6 mesi e opzione futura legata ai risultati. La Roma infatti non vuol perdere l’occasione di iscriversi al valzer di panchine dell’estate: Conte, che sogna il Chelsea, oppure Schmidt del Leverkusen, il ct austriaco Koller, quello del Belgio Wilmots e chissà chi altro. Serve un traghettatore da qui a fine campionato, insomma: così è nata anche la candidatura del tecnico della Primavera, Alberto De Rossi, papà di Daniele. Ma dovrebbero garantirgli di restituirlo dal prossimo anno ai giovani. Ipotesi, come il ct del Cile Sampaoli, che piace tanto al ds. O Mazzarri o persino Bielsa.
(M. Pinci)
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