“Fucking Idiots”, fottuti idioti è la definizione che il presidente della Roma calcio, James Pallotta, ha dato degli ultras romanisti autori e espositori di striscioni (fottuti e idioti) contro la povera madre napoletana di un ultrà morto ammazzato in modo fottuto e idiota. E’ la prima volta che un presidente si rivolge ai suoi ultras con tanta sociologica, psichiatrica e semantica. Gli sia resa lode. Un solo dubbio. L’epiteto di Pallotta rischia, seriamente, di essere molto apprezzato dai suoi destinatari. Se leggete i nomi dei gruppi ultras, un campionario formidabile di violenze e demenze rivendicate con giubilante entusiasmo, vi renderete conto che “fucking idiots” sarebbe un’eccellente ragione sociale per una nuova aggregazione di questi giovanotti.
rassegna stampa roma
Da ‘Fucking Idiots’ a ‘Tremebonds’
E’ la prima volta che un presidente si rivolge ai suoi ultras con tanta sociologica, psichiatrica e semantica. Gli sia resa lode
Esistendo già Orda Balorda, Nuclei Sconvolti, Oscura Marmaglia, Brigata Tafferugli, Sconvolts, Acid Boys e più un ampio assortimento di Falangi, Brigate, Kamikaze e Korps che riecheggiano simpaticamente il sangue (altrui) e lo spirito di sopraffazione tribale (proprio), perché non dovrebbero immediatamente costituirsi, a Roma o altrove, i Fucking Idiots? Potete darlo già per scontato. Per completezza di informazione altri settori dello stadio, per esempio le tribune d’onore dove siedono i dirigenti che da decenni versano prebende e offrono protezione agli ultras, potrebbero esibire il loro striscione. Per esempio “Ponzio Pilato”. Oppure “Tremebonds”. O “Tengo Famiglia”.
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