"Credo che insieme potremo creare qualcosa di speciale". Chissà che tra qualche anno queste parole non vengano ricordate insieme al raggiungimento di qualche obiettivo sportivo, scremate da tutto lo scetticismo che sta accompagnando l’arrivo di Paulo Fonseca sulla panchina della Roma, scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica.
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Fonseca firma. “Il suo calcio è coraggioso”
Il portoghese deve conquistare i tifosi delusi “Roma, creiamo insieme qualcosa di speciale”
Biennale (più opzione per il terzo anno) a 2,5 milioni circa, adesso è ufficiale, Fonseca è il nuovo allenatore della Roma. "E ne sono molto felice – le sue prime parole – desidero ringraziare la dirigenza per l’opportunità che mi è stata data. Sono entusiasta e motivato dalla sfida che ci aspetta e non vedo l’ora di trasferirmi nella capitale, di incontrare i nostri tifosi e di cominciare a lavorare".
Non vede l’ora anche la dirigenza, riunita a Londra in queste ore per tracciare le linee guida della prossima stagione, tra mercato, marketing e rapporti interni. Fonseca è il simbolo scelto per una risalita che si spera veloce, per ritrovare dalla prossima stagione la Champions League. "È conosciuto per la sua idea di calcio coraggiosa e offensiva, che potrà entusiasmare i nostri tifosi", scrive Pallotta, che spiega, in pratica, il perché alla fine la scelta è caduta sul portoghese.
Bello e giovane, Fonseca è il terzo allenatore della storia romanista ad esser nato negli anni ’70, dopo Luis Enrique e Vincenzo Montella. Un mister moderno e vicino alla mentalità dei giocatori che, solitamente, sono travolti dal suo entusiasmo. Lo stesso entusiasmo che la Roma spera riesca a contagiare l’ambiente. Che, comunque, sta rinnovando gli abbonamenti: nella fase di prelazione, entro il 16 giugno, i tifosi hanno rinnovato 5.300 tessere (dato in linea con l’andamento registrato un anno fa negli stessi giorni concessi ai vecchi tesserati).
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