rassegna stampa roma

Ed è subito Ünder. La Roma rianimata dal giovane turco

La squadra di Di Francesco ritrova la serenità in attesa del Benevento

Redazione

La Roma non ha ancora capito se quella che l’ha colta a dicembre sia influenza di stagione o un’infezione cronica, ma in attesa della diagnosi prova a curare i sintomi. L’aspirina si chiama Cengiz Ünder, un ragazzotto di vent’anni che in tv sorride timido, smascherato da Perotti che gli porta via il cappello dietro cui voleva dissimulare un’aria truce. Una vittoria "meritata, anche se non si può soffrire così", sospirava esausto Di Francesco, l’ha trovata dopo 44” grazie al sinistro di un giovane turco che in italiano sa dire poco e a ogni domanda guarda perso verso l’interprete Murat in cerca di parole conosciute. Grazie a lui, l’Inter è di nuovo vicina, un punto appena, nella corsa tra zoppe al quarto posto. Ma se Spalletti non sa proprio come venirne fuori, a Di Francesco, che forse temeva per la panca (considerazioni sul tema a Trigoria ne avevano fatte) un’idea è venuta. Riportando spallettianamente Nainggolan dietro a Dzeko, con due mediani in mezzo al campo. Guardandosi allo specchio del Bentegodi la Roma così acconciata dev’essersi vista più giovane di un anno e almeno per mezz’ora le rughe di due mesi senza vittorie si sono distese. Anche se l’allenatore è convinto che "più del modulo abbia pesato l’atteggiamento". Possesso bulgaro per un tempo (71% all’intervallo), la capacità di tener palla nella metà campo avversaria, persino 17 tentativi di far male, magari non proprio precisi. Peccato che tutti attorno non sembrassero avere altra intenzione che guastare la giornata romanista. Pellegrini, che fraintendendo il senso della parola “reazione” finiva per farsi buttar fuori per un fallaccio superfluo a metà campo, costringendo Fazio e Manolas a un finale da granatieri. Con scuse postume. Il Verona sta peggio: Pazzini ora fa felice il Levante, gli ultrà contestano Setti e Pecchia ha rinunciato pure a Verde, punito per aver rifiutato il Siviglia B. Inevitabile consegnarsi alla Roma, che col Benevento, domenica prossima, dovrà provare d’aver smesso di tossire.

(M. Pinci)