Se diceste al droghiere che la spesa di oggi la pagherete col prossimo stipendio, probabilmente vi manderebbe a quel paese. In serie A invece lo fanno tutti: prestiti, riscatti condizionati, obblighi di acquisto. Il mercato dei “pagherò” però ha presentato il conto. Ed è un conto salatissimo: 115,8 milioni, tanto hanno speso le venti società di vertice del calcio italiano per comprare giocatori che avevano già in organico, oltre il 46 percento dei 250 milioni investiti. Da Benatia a Rog, da Juan Jesus a Hiljemark: dieci club su venti, hanno dovuto allentare i cordoni della borsa e pagare cifre concordate un anno fa. Una sorta di “zavorra” sul mercato della A. Motivo del fenomeno? Economico, ovviamente: "Tanti non hanno subito le disponibilità per comprare", spiega il presidente del Genoa Enrico Preziosi, che da Boateng a Perotti, con la pratica ha costruito plusvalenze da leccarsi i baffi, come riporta Pinci su La Repubblica.
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E’ il mercato dei pagherò: 115 milioni per i riscatti, una zavorra per la Serie A
Preziosi, patron del Genoa, spiega: "Tanti non hanno subito le disponibilità per comprare"
"Nel nostro paese, quando compri devi immediatamente coprire l’equivalente della cifra con contanti, fideiussioni oppure crediti in Lega, e se non copri i costi l’affare salta - spiega il patron genoano - . Ovviamente, è più facile fare una scelta diversa: differire il pagamento. Ossia prendi un calciatore in prestito, fissi il riscatto obbligatorio magari alla prima presenza e lo paghi l’anno dopo. Così si guadagna un anno, ma soprattutto conoscendo le spese che dovrai sostenere, puoi accantonare i fondi necessari a coprirle"
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