Una settimana da "ammazzagrandi". È il regalo prenatalizio che vogliono farsi Roma e Lazio: i giallorossi sfidano l'Inter capolista venerdì sera al Meazza, i biancocelesti terzi affrontano la Juve, seconda in classifica, sabato alle 20.45 all'Olimpico. Emozioni garantite, scrive Cardone su "La Repubblica". Le romane non sono al livello delle due big di Milano e Torino, ma si stanno avvicinando. Lo dicono i numeri: nelle ultime sei giornate, la Lazio le ha vinte tutte, la Roma quasi (5 successi interrotti dal ko di Parma). Al di là delle statistiche, sono le prestazioni delle squadre di Inzaghi e Fonseca che confortano e rendono il pronostico di entrambe le gare meno scontato di quanto si possa pensare.
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Dzeko e Immobile sfidano il “MiTo”. Le romane a caccia del colpaccio
Doppia grande sfida tra venerdì e sabato con Roma e Lazio che sfidano Inter e Juve
I giallorossi hanno ritrovato uomini importanti, a partire da Lorenzo Pellegrini: rientrato dopo l'infortunio, l'azzurro ha subito fatto la differenza e si è visto con l'assist per il gol di Kluivert a Verona. Fonseca lo schiera nel suo ruolo preferito, trequartista: in quella zona, sarà un problema per Conte arginarlo. La Roma potrà contare poi sul ritorno di Zaniolo. Lui e Pellegrini avranno motivazioni speciali: il primo è stato scaricato dall'Inter nell'ambito dell'affare Nainggolan (e in casa nerazzurra e ancora aperta la caccia al colpevole), il secondo invece è da tempo nel mirino del club di Suning ma non ha alcuna intenzione di lasciare la sua città e la Roma.
In realtà quella del Meazza sarà una partita particolare per l'intero ambiente giallorosso, che ha voglia di rivalsa nei confronti di Antonio Conte, ex Juve e "guru" di questa Inter: era lui il tecnico scelto dalla Roma per il nuovo ciclo, ci sono stati almeno un paio di incontri con i dirigenti, ma alla fine Conte ha preferito i nerazzurri. Altro dettaglio non trascurabile che fa sperare: l'assenza di Sensi e soprattutto Barella, infortunati, mentre la Roma ha ritrovato Mkhitaryan. Quello che fa veramente paura, dell'Inter, e la coppia Lukaku-Lautaro, seconda solo a Immobile-Correa per gol tra campionato e Coppe (26 a 24). E poi la batteria di saltatori, addirittura sei: oltre a Lukaku, i difensori Godin, de Vrij e Skriniar più i giganti del centrocampo Vecino e Gagliardini. Brividi assicurati sui calci piazzati, insomma.
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