Per esorcizzare la maledizione dei crociati, Di Francesco dovrà battere il figlio. Roma contro Bologna di stasera è Eusebio contro Federico. "Mi fa ridere questa cosa — ammette il tecnico giallorosso — perché quando gli chiedo se gioca, lui mi dice che non lo sa e che hanno provato 6-7 moduli. È sempre emozionante e strano anche parlare di lui ai miei calciatori, chiamarlo Di Francesco, invece che Federico. Mi inorgoglisce, sono felice di quello che sta facendo e spero farà meglio, magari non domani".
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DiFra sugli infortuni: “Anch’io mi ruppi, poi fu scudetto”
I giocatori vengono descritti come choccati per l’infortunio di Karsdorp e preoccupati che qualcosa debba essere rivisto nel lavoro quotidiano e nel percorso riabilitativo che seguono gli infortunati
La testa, però, è tutta lì, al pesante ko di Karsdorp. "Cerchiamo però di trovare soluzioni e non colpevoli, visto che abbiamo ottimi professionisti e cercheremo di fare in modo che non accada più. Dispiace per il ragazzo, avevamo puntato molto in quel ruolo così delicato per me". L’ormai mitologico ruolo di terzino destro, che resterà competenza di Bruno Peres e Florenzi. I due si alterneranno, a cominciare da stasera, dividendosi tra Bologna e Chelsea, atteso all’Olimpico martedì sera. Davanti ci sarà Defrel, esterno alto, con Dzeko e probabilmente El Shaarawy. A centrocampo continuerà il giro dei mediani, col rientro di De Rossi, Strootman e Pellegrini. Come scrive Francesca Ferrazza su "Repubblica", i giocatori vengono descritti come ancora piuttosto choccati per l’infortunio di Karsdorp e preoccupati che qualcosa debba essere rivisto nel lavoro quotidiano e nel percorso riabilitativo che seguono gli infortunati.
"Siamo una squadra e il primo responsabile di tutto è l’allenatore — riprende il discorso infortuni Di Francesco — Norman e Lippie sono grandi professionisti e vogliamo cercare le soluzioni, restando uniti. Anche io mi sono rotto il ginocchio nel 2000, e poi abbiamo vinto lo scudetto, forse proprio per quello… c’è anche una componente casuale, ma la prevenzione è alla base di tutto e ci stiamo lavorando, perché vogliamo davvero capire, non tanto per parlare. La formazione? Con tre partite in sei giorni è ovvio che debba cambiare qualcosa, ma abbiamo un solo obiettivo al momento: battere il Bologna".
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