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Difesa a 4 o a 3. I dubbi di DiFra per poter rivivere una notte epica

LaPresse

Il tecnico potrebbe stravolgere tatticamente la squadra nella partita chiave della stagione

Redazione

Due idee di Roma. Una tradizionale, quasi classica. E una rivoluzionaria. La decisione la prenderà soltanto stamattina, Eusebio Di Francesco, ma al di là delle dichiarazioni d’intenti in diretta tv ("La mia idea è di partire col 4-3-3"), l’allenatore sta valutando pure l’idea di uno stravolgimento tattico, scrive Matteo Pinci su La Repubblica, con  il ritorno alla difesa a tre.

Così lo scorso anno schiantò il Barcellona regalandosi la notte più emozionante della carriera e un’insperata semifinale di Champions, l’ha riprovata nella rifinitura a Trigoria prima di imbarcarsi per il Portogallo.

Di Francesco non ha timore ad ammettere che "servirà una grande partita difensiva". E la formula con tre difensori è forse quella che si adatta meglio a colmare le lacune di una retroguardia che nelle ultime due gare ha incassato 5 reti da Frosinone e Lazio. Ovviamente, ogni ipotesi resta verosimile, pure il ritorno al 4-2-3-1, che restituirebbe una maglia da titolare al francese Nzonzi, eclissato dal ritorno in campo di De Rossi. Di certo l’allenatore non ha ancora fatto la scelta ultima: "Per decidere voglio vedere le facce dei calciatori, sceglierò chi mi convincerà di essere pronto per questa grande battaglia".

E la squadra giura di sostenerlo: "Siamo con lui al cento per cento", la parola data dall’esterno d’attacco Perotti. Chissà se lo hanno ascoltato i dirigenti Fienga, Baldissoni e Totti, che pochi istanti prima della sua conferenza discutevano – forse sulle sorti della squadra, forse chissà – appartati sul prato dell’impianto.