rassegna stampa roma

De Vito si difende: “Io incorruttibile. Stadio, con l’M5S scelte condivise”

L’ex presidente dell’Aula dal 20 marzo in carcere Da Regina Coeli parla coi pm per respingere le accuse ma non risponde alle loro domande

Redazione

Due ore davanti ai magistrati. Per Marcello De Vito, l’ex presidente finito in carcere il 20 marzo con l’accusa di corruzione, quella di ieri è stata la prima volta faccia a faccia con i pubblici ministeri che ne hanno chiesto l’arresto, come riporta La Repubblica.

Il politico grillino non ha risposto alle domande, ha soltanto reso spontanee dichiarazioni per confutare le accuse contro di lui. "Non sono un corrotto né una persona corruttibile", ha esordito l’ex mister preferenze che poi ha ripercorso le varie fasi procedurali che hanno portato alla delibera sul nuovo stadio della Roma.

"Il nostro assistito — hanno spiegato gli avvocati Angelo Di Lorenzo e Guido Cardinali al termine dell’atto istruttorio — ha fornito chiarimenti agli inquirenti spiegando nel dettaglio i vari passaggi della procedura che ha portato poi alla delibera sull’impianto che dovrebbe sorgere nella zona di Tor di Valle. De Vito ha precisato inoltre che sul progetto Stadio le decisioni sono state sviluppate e condivise dall’intero gruppo del M5S".

Come a dire che non era lui a prendere le decisioni, non aveva quel potere. E, quindi, non poteva essere pagato perché non poteva incidere personalmente sull’esito dei progetti.