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De Rossi, tifosi infuriati. Il capitano: “Società pentita? Io non torno indietro”

LaPresse

Daniele ai tifosi: "Se anche la dirigenza ci ripensasse, io resto della mia idea e non cambio le mie scelte. C’è anche una dignità da mantenere"

Redazione

Prima gli striscioni nella notte di martedì in varie parti della città, poi una contestazione a Trigoria. Le ultime 48 ore hanno stravolto il mondo-Roma, già messo a dura prova da una stagione piena di colpi di scena, scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica.

E così, circa 150 tifosi dei gruppi della Curva sud hanno contestato duramente la società giallorossa a Trigoria. I bersagli principali? Pallotta e Baldini, per il modo in cui hanno trattato De Rossi, non rinnovandogli il contratto.

I tifosi hanno chiesto e ottenuto un confronto con i protagonisti, per avere risposte. Un’ovazione ha accolto l’uscita sotto la pioggia di Ranieri e De Rossi. Non alle stelle, invece, l’entusiasmo per la presenza del ds pro tempore, Massara, in rappresentanza della società. Ma capitano e allenatore sono stati chiari sulle responsabilità della vicenda. La scelta è arrivata da Pallotta e Baldini, quest’ultimo indicato da Ranieri come “Testa grigia”, ossia colui che decide sempre insieme al presidente, a distanza.

Ha invitato tutti alla calma, Daniele, dicendo che anche se la società cambiasse idea, ormai non si potrebbe tornare indietro. "Se ci ripensano loro, io non cambio idea, c’è anche una dignità", la sintesi del pensiero del giocatore.