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La Repubblica

Da scarti a trascinatori, Shomurodov e Celik ora ringraziano Ranieri

Da scarti a trascinatori, Shomurodov e Celik ora ringraziano Ranieri - immagine 1
Fischiati a prescindere, gli esclusi hanno ripreso e superato il Bilbao: tra loro anche Cristante e Baldanzi, tornati nei cuori dei romanisti
Redazione

La rivincita degli scarponi Shomurodov, Celik, Cristante e Baldanzi, scarponi che hanno ribaltato i baschi del Bilbao in una notte europea in cui i tifosi della Roma hanno regalato l'ennesima emozione di grande bellezza. Sono stati loro a confezionare una vittoria che vale una piccola ma fondamentale ipoteca per la qualificazione ai quarti di finale di Europa League. Quattro giocatori che nella loro esperienza romanista hanno incassato più pernacchie che applausi, fischiati a prescindere, bocciati prima ancora di essere interrogati perché pippe. Lo scrive Piero Torri su La Repubblica. Shomurodov è l'emblema principale di questa nuova Roma ranierana che in pochi mesi ha (quasi) fatto dimenticare quella di un inizio di stagione oltre i confini di una crisi di nervi. L'uzbeko è sempre stato considerato un giocatore inutile per una squadra con ambizioni importanti, e invece quel sinistro-gol all'ultimo secondo del recupero ne ha certificato una dimensione che gli era stata negata dalla mancanza di fiducia. Ranieri la fiducia gliel'ha data, ha dimostrato di meritarla. Stesso discorso si può fare per Celik, considerato da sempre ennesimo flop su quella corsia destra dove da anni la Roma sta cercando certezze. Il sor Claudio ce lo ha fatto scoprire difensore centrale affidabile. E come, pure, Cristante, definito bollito da molti senza prendere in considerazione le qualità morali e tecniche. Come Baldanzi, pur nella serata in cui ha fallito un gol clamoroso. La somma di tutto questo e molto altro fa la Roma di Ranieri.