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Coronavirus, Malagò: “La salute viene prima del calcio. Gli Europei non salteranno”

Il numero uno del Coni: "Non fa onore all'Italia che i dirigenti italiani abbiano litigato per due giorni"

Redazione

L'emergenza Coronavirus sta per cambiare anche il calendario di Serie A. Si va verso lo slittamento di una giornata dell'intero campionato, con le partite rinviate nell'ultima giornata che verrebbero giocate nel weekend. Di questo e delle polemiche degli ultimi giorni ha parlato il presidente del Coni Malagò a La Repubblica. Ecco uno stralcio delle sue parole.

Presidente Malagò, il mondo del pallone ha finalmente capito in che mondo vive?

È tempo che qualcuno rientri da Marte. Io ho disperatamente fatto presente quello che sta accadendo in Italia e in molte parti del pianeta: la salute prima di tutto, anche del calcio.

L’ipotesi di giocare Juve-Inter lunedì è la soluzione?

Lo slittamento di un turno in tempi ravvicinati mi sembra l’unico modo per garantire al cento per cento la regolarità del campionato. La prossima settimana la Juventus non avrà la Champions League e l’Inter avrà a disposizione tre giorni per recuperare le energie prima dell’Europa League.

Invece, per due giorni i dirigenti del calcio hanno saputo solo litigare.

Non fa onore all’Italia. Il virus sta creando problemi enormi a tutto lo sport, è tempo che il calcio capisca che non esistono atleti di serie A e atleti di serie B. Essere più popolari e guadagnare di più non dà ai calciatori più diritti rispetto a chi si è magari allenato molto più di loro per ottenere un pass olimpico. È una questione di rispetto.

Si è anche letto di una “nuova Calciopoli”.

Ma non c’entra niente, è imbarazzante! Il fatto è che i tifosi caricano i loro dirigenti e questi li assecondano finendo di parlare come loro. Non va bene.

E per quanto riguarda gli Europei di calcio? Si giocheranno?

Non esiste alcuna possibilità che Euro 2020 salti, anche perché è una manifestazione itinerante e questo aiuta. In estate, poi, i virus di solito spariscono.