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Castan verso il ritorno: “Lotto con il mio corpo l’operazione è stata dura”

Ora è in attesa delle ultime due visite, quelle decisive, una che gli dia l'ok per tornare ad allenarsi regolarmente con la squadra, l'altra, la più delicata, per avere quell'idoneità sportiva

Redazione

Vorrebbe essere lui il difensore nuovo per la Roma della prossima stagione, lui che l'anno scorso era praticamente insuperabile quando faceva coppia con Benatia. Leandro Castan, dopo l'intervento alla testa per la rimozione del cavernoma del 3 dicembre, è tornato a vivere una normale quotidianità. Sta per diventare papà per la terza volta, questa volta di una bambina, dopo tre maschi, e ha ripreso con continuità il lavoro atletico con i compagni a Trigoria.

Ora è in attesa delle ultime due visite, quelle decisive, una che gli dia l'ok per tornare ad allenarsi regolarmente con la squadra, l'altra, la più delicata, per avere quell'idoneità sportiva che gli consentirebbe di poter tornare a disposizione di Garcia per le partite. "Ho imparato una parola: superare. Ogni giorno sto imparando di nuovo quello che facevo tranquillamente tutti i giorni, e non è stato facile. Sto lottando con il mio corpo". È alle telecamere di Roma Tv che Castan confida, visibilmente emozionato, le sue paure e la sua enorme speranza. "Sono sicuro che vincerò io, perché ho la mentalità giusta e ho tante persone che mi vogliono bene che stanno con me. Sto lottando molto, sono un lottatore nella vita e arrivare a giocare in questa squadra non è stato facile. Sono scuro che tornerò, non so quando, ma sono certo che tornerò più forte di prima".

Importante nella crescita calcistica, prima, umana, adesso, il rapporto con Garcia. "Il Mister è difficile da descrivere. È quello che ha cambiato tutto per me. Quando è arrivato, dopo il primo anno difficile con Zeman, avevo voglia di tornare in Brasile anche per la Nazionale, ma lui mi ha convinto a restare insieme a Sabatini e mi ha fatto diventare grande. Mi ha dato la fiducia di tornare ai miei livelli e anche in questo momento difficile mi è stato molto vicino. Lo ringrazierò per tutta la vita".