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Calcio violento, Viminale: a rischio le trasferte della Roma

Dalla possibile rimozione delle barriere in curva alle probabili trasferte vietate fino a fine stagione: Atalanta-Roma da cancellare su tutti i fronti

Redazione

Se fino a domenica il tema delle barriere dell’Olimpico poteva essere un dialogo aperto, oggi è argomento sepolto sotto una pesantissima pietra tombale. L’esame di maturità che gli ultrà della Roma in trasferta a Bergamo non l'hanno voluto superare. Erano due anni che l'esterna veniva vietato ai sostenitori giallorossi, ma l’apertura di fiducia ha portato solo guai: 5 feriti tra steward e polizia per responsabilità dei tifosi giallorossi, 500 romanisti fermati per accertamenti e le immagini di un gruppo di esagitati che cerca di forzare un cancello scaraventando petardi addosso alla polizia. Ed ora le conseguenze pensate dal CONI sembrano essere molto pesanti.

L’ipotesi allo studio è il divieto delle trasferte per i tifosi romanisti. In fondo chiudere la curva sud, che non è più frequentata dagli ultrà, come quelli che erano a Bergamo, non avrebbe senso. Ne ha invece privarli dell’unico modo rimastogli per seguire la propria squadra: viaggiare per gli stadi d’Italia. Una decisione che, se fosse presa, sarebbe ancora più pesante visto il calendario. Al netto del derby, gara che fa scuola a sé, la prossima trasferta è Juventus-Roma, sulla carta una sfida scudetto, come scrive Matteo Pinci su La Repubblica. Sotto accusa anche l’atteggiamento dei tifosi atalantini, che avrebbero provocato i romanisti e riempito l’aria dell’impianto di fumogeni.

I nuovi incidenti, ovviamente, rischiano di pesare anche sul prossimo derby, in calendario per il 4 dicembre. La questura aveva già chiesto all’Osservatorio di inoltrare richiesta di anticipo alle 12.30, in modo da far disputare l’intero evento (compresa l’uscita dei tifosi) con la luce del giorno e soprattutto favorire l’ingresso in un orario in cui le famiglie del quartiere sono a pranzo e non rischiano (come invece è capitato spesso ultimamente) di restare coinvolti per strada. La Lega però ha risposto con un “no”: questione di diritti televisivi e slot impossibili da spostare. Dopo gli ultimi fatti però potrebbe essere il Prefetto a prendere in mano la situazione e a imporre un anticipo per motivi di ordine pubblico. Con buona pace di Lega e televisioni.