(La Repubblica - M.Azzi/M.Pinci) Mossa e contromossa. Benitez si è inventato il ritiro facoltativo, alla vigilia, concedendo ai suoi giocatori una insolita serata di vacanza. Ma Garcia gli ha risposto con una strategia ancora più rivoluzionaria, rimandando a stamattina la partenza della sua squadra dal quartier generale di Trigoria, in treno. L’allenatore francese diffidava dell’accoglienza dei tifosi del Napoli e ha voluto dunque scongiurare il rischio di una notte insonne: temendo un rumoroso assedio all’hotel che avrebbe dovuto ospitare da ieri la Roma. Una precauzione eccessiva, probabilmente: spiegabile però con la grande importanza che acquista di colpo la Coppa Italia, quando si avvicina il momento della verità. Alla semifinale di ritorno del San Paolo (20.45) assisteranno 45 mila spettatori ed è scattato anche l’allarme per l’ordine pubblico, con 600 sostentori ospiti in arrivo. La qualificazione è in bilico: si ripartirà infatti dal 3-2 dell’Olimpico di una settimana fa e il turn over sarà ridotto, su entrambi i fronti. Adesso la finalissima fa gola a tutti.
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Benitez-Garcia, vigilia sui nervi: “Al Napoli serve un gol legale in più”
(La Repubblica – M.Azzi/M.Pinci) Mossa e contromossa. Benitez si è inventato il ritiro facoltativo, alla vigilia, concedendo ai suoi giocatori una insolita serata di vacanza.
Benitez conta molto sul fattore campo. «I nostri tifosi possono fare la differenza: mi aspetto una spinta super dal San Paolo», ha dato la carica l’allenatore spagnolo, che in carriera ha già vinto dieci titoli e sa come gestire vigilie come questa. «Cosa serve per passare il turno? Dobbiamo segnare un gol legale in più dei nostri avversari», ha detto con ironia Don Rafa, alludendo alla rete in leggero fuorigioco convalidata a Gervinho nella sfida di andata.
Gelida la risposta di Garcia. «Non parlo dell’arbitro: sono sicuro che saprà come comportarsi», ha commentato il tecnico della Roma, dopo aver saputo della designazione di Rocchi, un internazionale. Ma le schermaglie tra i due allenatori sono continuate lo stesso. Sponda azzurra. «Un nostro successo varrebbe doppio, pure in vista della volata per il secondo posto, in campionato. È l’occasione per togliere un po’ di certezze ai nostri avversari».
Sponda giallorossa. «Nelle due partite precedenti, con il Napoli, abbiamo vinto e segnato 5 gol. Andremo in campo senza fare calcoli». Garcia medita lo scacco matto. «Non difenderemo il vantaggio: il nostro è un gioco fatto per attaccare, anche se il contropiede può diventare a gara in corso l’arma vincente».
Benitez è invece costretto a rimontare e proverà a farlo nell’unico modo che il suo Napoli conosce: andando all’assalto. «Ci basta l’1-0 e ci metterei subito la firma. Ma non rinunceremo ad andare all’attacco, abbiamo sposato la filosofia del calcio offensivo e proseguiremo su questa strada…», ha messo in chiaro lo spagnolo, chiedendo alla sua squadra un’altra grande prova al San Paolo. Tra Champions e Coppa Italia, finora, gli azzurri hanno fatto percorso netto: 5 successi su 5 in casa, contro Borussia Dortmund, Marsiglia, Arsenal, Atalanta e Lazio. «Il nostro pubblico sa benissimo come aiutarci e abbiamo il morale alto ».
Tutti tranne Behrami, che si è sfogato su Twitter per un furto subito. «Prima l’orologio e ora anche l’auto: adesso mi sono davvero rotto le scatole». Benitez ha invece incassato la fiducia di De Laurentiis e vede il suo futuro azzurro. «Sono contento: il presidente, i tifosi e tutti quelli che lavorano per il Napoli meritano il premio di questa finale ». Ma la Roma non ci pensa proprio a farsi da parte. «Siamo ambiziosi e convinti di avere i mezzi per vincere anche al San Paolo», ha replicato in modo energico Garcia. Tra i due allenatori c’è amicizia, però. Rafa ha invitato a cena il collega. «Pago io, se vinco ». Fine della partita a scacchi, è tempo di giocare quella vera.
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