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Viviani: «Che onore essere qui!»

(Il Romanista – M.Macedonio) – . Un successo, quello ottenuto questa sera con la conquista della Tim cup Primavera, che è stato costruito soprattutto con la vittoria nella gara di andata.

Redazione

(Il Romanista - M.Macedonio) - . Un successo, quello ottenuto questa sera con la conquista della Tim cup Primavera, che è stato costruito soprattutto con la vittoria nella gara di andata.

«Il primo tempo allo Juventus stadium – continua De Rossi – è stato fantastico. I ragazzi sono entrati in campo come sempre. Non è stata né una rivincita, né una rivalsa. Soprattutto perché la Juventus è una grandissima squadra, ricca di sportività, oltre che di talenti. Per questo motivo, abbiamo un ottimo rapporto con tutti. Siamo ripartiti come prima del torneo di Viareggio. Con una squadra molto propositiva, aggressiva, che, in quell’occasione, anche un po’ per stanchezza e per qualche energia nervosa perduta per strada, non ha fatto vedere quanto era nelle sue possibilità». Gli riportano le parole di Marco Baroni, che si è augurato che le due squadre possano incontrarsi di nuovo per una finale scudetto. Perché ogni volta che Roma e Juve si affrontano, danno vita a un grandissimo spettacolo. «Lo ha detto anche a me – la risposta del tecnico giallorosso. – Per noi sarebbe la terza finale quest’anno in altrettante manifestazioni. Sono due ottime squadre che giocano a calcio. Anche oggi non si è visto minimamente che si trattava di due squadre Primavera, per il livello qualitativo espresso, condito anche da una tecnica sopraffina». Ci tiene a puntualizzare, Alberto De Rossi, poco più tardi in sala stampa, quale sia il fine del proprio lavoro.[...]

«La Roma l’ha vinta, credo, nei primi venti minuti della sfida al torneo di Viareggio, dove abbiamo dato il peggio di noi stessi. Purtroppo, è andata in quella maniera. Non avevo mai visto una squadra in quella difficoltà. Abbiamo rivisto più volte quella partita. e da lì siamo ripartiti. Perché è stata una sconfitta che ha lasciato il segno. So quale problema abbiamo avuto in quella manifestazione così stressante. I ragazzi hanno ripreso a crederci e sono tornati loro stessi. Raggiungendo, come tecnica individuale, un livello forse mai raggiunto. Se ho temuto di non farcela, stasera? Personalmente, sono sempre stato fiducioso. E la squadra ha dimostrato ancora una volta un senso di compattezza straordinario. In particolare, il reparto difensivo: sono stati tutti strepitosi, da Sabelli a Orchi e a Barba. Tutti con tanta voglia di riproporsi. Prima di lui, al termine del giro di campo con la coppa tra le braccia, aveva parlato anche il capitano della squadra, Federico Viviani. Un onore, per me, alzare la coppa che fu alzata anche da Francesco Totti, con cui ho la fortuna di allenarmi, e di aver giocato anche qualche partita»[...]