(Il Romanista - Roberto Canocci) Lunedì a Siena torna Francesco Totti, che in realtà non se n’è mai andato, non avendo potuto giocare quel che restava di Catania-Roma a causa della sostituzione nella prima parte della partita sotto l’acqua.
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Totti, appuntamento col destino
Stavolta sarà neve, ma soprattutto sarà di nuovo Francesco Totti, nello stadio dove forse per un attimo s’è sentito veramente lontano dalla Roma.
Era il 13 gennaio 2005, la Roma giocava a Siena in Coppa Italia, dovendo rimontare l’1-2 subito all’Olimpico. E ci stava riuscendo, anche grazie a Totti, che aveva segnato il 2-0. Accadde però che un misto tra la nebbia e i fumogeni lanciati dal settore ospiti costrinse l’arbitro a sospendere la partita per qualche minuto. Furono momenti di tensione, che Totti provò a smorzare andando direttamente sotto la curva, ma trovandosi a dover scansare addirittura una bottiglietta tirata verso di lui. Non erano giorni semplici, una parte di tifosi gli rimproverava l’atteggiamento nel derby perso una settimana prima e quei momenti di certo non migliorarono la situazione. «Ne terrò conto quando, a fine stagione, dovrò decidere se restare o andare via» disse Totti a caldo (...)
La partita poi riprese, la Roma vinse 5-1 e i compagni di squadra non festeggiarono i gol sotto la curva romanista. Che non aveva risparmiato - con cori non proprio amichevoli - neanche Franco Baldini, che oggi è tornato. Totti, invece, non se n’è mai andato ed è pronto a guidare la Roma lunedì a Siena.
Quel gol realizzato in Coppa Italia fu uno dei tre realizzati dal Capitano all’Artemio Franchi. Gli altri due erano arrivati pochi mesi prima in campionato, quando la Roma vinse 4-0 con doppiette di Totti e Montella (e 4 assist di Cassano). In totale, invece, le reti realizzate da Francesco contro i toscani sono 6. Un’altra in Coppa Italia, nell’andata di quella stessa partita poi vinta 5-1 a Siena, e altre due in campionato: una nel 6-0 della stagione 2003-2004, pochi minuti dopo aver sbagliato un rigore, una nella stagione 2007-2008, dove mise il sigillo su una partita vinta 3-0 con le reti di Aquilani e Giuly che avevano spianato il terreno alla vittoria. Compresa la Coppa Italia, il suo bilancio racconta di 8 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte.
Ma se Siena ha significato per Totti probabilmente il punto più basso - o comunque la più grande delusione - nei rapporti con una parte della tifoseria, ha significato anche uno dei momenti più difficili della sua carriera.
E torniamo ancora alla stagione 2004-2005, quando Francesco colpì con un pugno Colonnese e fu squalificato per 5 giornate potendo rientrare solo all’ultima partita casalinga contro il Chievo. (...) Magari oggi avrebbero detto che «segue altre leggi», come si dice di Ibrahimovic, che prende a schiaffi un avversario a partita. Storie, e scorie, del passato.
Il presente racconta tutt’altro, perché c’è un Totti più che mai al centro della nuova Roma di Luis Enrique, che ogni tanto batte un record che non batterà mai più nessun altro. E che, cosa più importante, fa vincere la Roma. Magari ricomincia già a Siena
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