rassegna stampa roma

Squadra solida, viatico ottimo per il derby

(Il Romanista – C. Caccamo) – Controllano gioco e ritmo i giallorossi al Tardini grazie alle proprietà di palleggio e alla disposizione tattica sempre ben distribuita sul campo e sufficentemente aggressiva da tenere in apprensione la...

Redazione

(Il Romanista - C. Caccamo) - Controllano gioco e ritmo i giallorossi al Tardini grazie alle proprietà di palleggio e alla disposizione tattica sempre ben distribuita sul campo e sufficentemente aggressiva da tenere in apprensione la retroguardia parmense. Dalle fasce arrivano le difficoltà per i romanisti, costretti a raddoppiare con delle uscite di un centrale a supporto e questa dell’insufficenza difensiva sugli esterni continua a restare una nota dolente per tutto il primo tempo. Tenta di abbassare il ritmo di gioco la Roma per spegnere la verve del Parma, che sul finire del tempo oltre a far male dagli esterni riesce a farsi sentire a centrocampo. Insufficiente in conclusione il primo tempo della Roma, troppo condizionata dalla evidente inferiorità di rendimento delle coppie Balzaretti-Ljajic e MaiconFlorenzi rispetto ai dirimpettai gialloblù sempre attenti veloci, determinati e sopratutto concreti.

La ripresa vede le due squadre allungarsi pericolosamente e la maggiore concretezza sottoporta dei giallorossi non impedisce ai parmensi di ottenere ottime palle gol e pericolose azioni nei pressi di De Sanctis. I cambi giallorossi riescono a tamponare le folate parmensi ma non riecono ad evitare pericolosi cross di Cassani e Cassano, rischiando più di una volta di subire il gol. Facile la lettura tecnica della gara per la Roma, capace di soffrire e di sudare le proverbiali 7 camicie per venire a capo di una partita difficile e rischiosa, ma anche indicatrice di una difficoltà non da poco nella fase difensiva delle due catene esterne che devono trovare migliore capacità di intesa nel contenere gli avversari; dove non si arriva con la corsa (e il confronto Balzaretti-Biabiany a volte è impietoso) occorre attingere a risorse caratteriali e di determinazione, dove si viene attaccati occorre riuscire a ribaltare in continuazione il fronte per creare affanno agli avversari e costringerli a ripiegare.[...]