(Il Romanista - V.Vercillo) Un gol e un bacio. E un sorriso, uno dei più solari mai visti a Trigoria. Fabio Simplicio segna e corre verso la sua famiglia. Il suo mondo, Roma a parte.
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Simplicio, unico grande amore
(Il Romanista – V.Vercillo) Un gol e un bacio. E un sorriso, uno dei più solari mai visti a Trigoria. Fabio Simplicio segna e corre verso la sua famiglia. Il suo mondo, Roma a parte.
Il numero 30 giallorosso è legatissimo alla moglie Elaine e ai suoi figli Luana e Jordan. «Stare con loro è la cosa che preferisco fare quando non gioco» aveva confessato a Roma Channel appena sbarcato nella Capitale. Una fusione totale, quella della famiglia Simplicio. Elaine non si perde una sola gara del marito: canta, incita e sostiene la Roma, con la sua sciarpetta al collo. Il figlio Jordan «non ha ancora due anni e già sa l’inno della Roma». Una famiglia a cui Fabio deve tutto e per cui Fabio dà tutto. Una famiglia che l’ha sempre supportato e seguito, da Parma, passando per Palermo e arrivando alla fine a Roma. Soprattutto in quest’ultimo periodo, in cui il brasiliano si è visto messo da parte senza ricevere alcuna spiegazione. Un’indifferenza a cui ieri, ancora una volta, ha risposto dimostrando con quel gol di meritare la maglia che indossa. «Simplicio è sempre una garanzia» ha detto Luis Enrique a fine partita, «ma ci sono altri che possono dare di più». (...). Il numero 30 giallorosso ha vissuto mesi difficili nel corso della stagione. «Sono decisioni tecniche, alla fine devo sceglierne undici» ha spiegato Luis Enrique a chi gli faceva notare l’incisività di Simplicio e il suo scarso impiego: solo 17 presenze in campionato, considerandone anche due da quattro minuti ciascuna, contro Palermo e Genoa.
Eppure il fattore Simplicio in campo può essere considerato come una sorta di talismano per il successo. Con il brasiliano sul terreno di gioco, infatti, la Roma ha ottenuto 9 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte, racimolando una media punti di 1,8 a partita. Non male, per uno che era stato addirittura escluso dal ritiro estivo di Brunico e che nel corso della stagione ha ottenuto grandi prestazioni, per poi sparire senza un vero perché. Un buon rendimento che l’ha portato a segnare 4 gol in 816 minuti di gioco, siglati quasi sempre da titolare in campo. Come ad ottobre, contro l’Atalanta: il 3-1 finale porta proprio la firma di Simplicio, che supera Consigli e regala ai giallorossi la prima vittoria stagionale all’Olimpico. Stesso risultato anche 78 giorni dopo al San Paolo, stessa firma nel finale. È partito dal primo minuto anche il 1 aprile scorso, contro il Novara, quando ha beffato Fontana con un pallonetto morbido ha regalato ai giallorossi il momentaneo 3-1. Sabato contro il Napoli l’eccezione: Simplicio è subentrato a gara in corso, ma in soli 18 minuti è riuscito a segnare un gol forse non incisivo in termini di classifica, ma che inciderà tanto nel cuore dei tifosi. Un gol che ha evitato l’ennesima sconfitta per la Roma, e per questo vale davvero tanto.
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