(Il Romanista-P.A.Coletti)Adesso basta! A Bergamo la premiata ditta Damato-Banti ha colpito ancora e la Roma per la quarta partita consecutiva ha subito evidenti torti arbitrali che l’hanno inchiodata sul pareggio, il quarto consecutivo (appunto). Questa volta è troppo. I tre episodi dubbi di domenica, guarda caso tutti a sfavore dei giallorossi, hanno lasciato il segno anche su Rudi Garcia, che fino ad ora non si era mai lasciato andare in commenti polemici sulle direzioni di gara. «Tutto lo stadio e le persone da casa l’hanno visto... È stato un errore dell’arbitro, succede.
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Senza errori, Juve a -5 da noi
(Il Romanista-P.A.Coletti)Adesso basta! A Bergamo la premiata ditta Damato-Banti ha colpito ancora e la Roma per la quarta partita consecutiva ha subito evidenti torti arbitrali che l’hanno inchiodata sul pareggio, il quarto consecutivo...
Però succede un po’ troppo spesso» così il tecnico francese ha risposto a chi gli chiedeva del presunto rigore («possiamo anche togliere la parola presunto» ha ribattuto Garcia) perilfallo di mano di Canini sul tiro a botta sicura di Maicon. Roma penalizzata. Non è il grido complottistico dei tifosi della Roma, ma è semplicemente un dato di fatto. Una verità appurata e portata alla luce da "Panorama", una rivista non certamente vicina alle cose e alle cause giallorosse, il cui proprietario è il presidente del Milan Silvio Berlusconi. Secondo il settimanale la Roma dopo 14 giornate dovrebbe essere prima in classifica con 38 punti, con 5 di vantaggio sulla Juventus seconda e addirittura +18 sul Napoli.
"Panorama" ha pubblicato ieri la classifica della Serie A senza errori arbitrali. Il criterio usato è semplice: si analizzano le moviole dei quotidiani sportivi e vengono contati come "decisivi" gli episodi che influiscono direttamente sul risultato come gol irregolari, gol fantasma, rigori negati o assegnati ingiustamente. Dalla speciale, che poi dovrebbe essere quella reale, classifica si evince che il Milan è la squadra che ha subito più torti arbitrali dall’inizio della stagione (+6). Seguito a ruota da Roma (+4) e Fiorentina (+4).
La Juventus, che oggi è prima con tre punti di vantaggio sui giallorossi, avrebbe quattro punti in meno, e risulta essere la terza squadra più favorita dagli arbitri. Meglio di lei solo il Genoa (-5) e il Napoli (-8). Alla Roma dunque mancherebbero quattro punti. Ma se si vanno ad analizzare bene tutti gli episodi delle ultime quattro partite i punti potrebbero diventare anche il doppio.
Partiamo dalla fine: in Atalanta-Roma di domenica c’era un rigore su Gervinho per trattenuta di Cazzola; c’era palesemente il rigore sul fallo di mano di Canini sul tiro di Maicon al 30’ del secondo tempo; sulla ribattutta dello stesso il fuorigioco fischiato a Bradley, che aveva segnato di testa, sembra non esserci, e comunque si tratta di una questione di millimetri. Possibile che arbitro, giudice di porta e guardalinee siano stati così bravi da vedere il fuorigioco ma non siano riusciti a vedere il fallo di mano? Quell’arbitro, Damato, e giudice di porta, Banti, d’altronde sono gli stessi che, a ruoli invertiti, in Torino-Roma hanno negato ai giallorossi un rigore chiarissimo per la scivolata di Darmian su Pjanic.
Gli stessi che non hanno visto la spinta di Meggiorini su Benatia nell’azione del gol dell’1- 1. ARoma-Sassuolo è toccato all’arbitro Giacomelli il ruolo di protagonista non concedendo ai giallorossi un rigore per fallo su Ljajic sull’1-0 e non espellendo Berardi, autore poi del paregio all’ultimo secondo, per due gomitate rifilate a De Rossi e Maicon.
Ma anche in Roma- Cagliari si è visto l’impossibile con l’arbitro Celi che non ha fischiato il rigore concedendo il vantaggio sul fallo di Dessena su Florenzi avvenuto dentro l’area dei sardi. Alla Roma certamente si fa sentire l’assenza di Totti, certamente manca un po’ di freddezza sotto porta, certamente la sfortuna ha iniziato a fare capolino (per maggiori informazioni chiedere a De Sanctis della zolla di Bergamo), ma quando gli errori arbitrali accadono «troppo spesso», per dirla alla Garcia, e sono così puntuali e sistematici, convincersi di star combattendo ad armi pari con le altre contendenti è sempre più difficile. A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
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