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Riprendiamoci la nostra Coppa

(Il Romanista – V.Meta) – Roma-Juve, atto terzo.

Redazione

(Il Romanista - V.Meta) - Roma-Juve, atto terzo.

A un mese dalla finale del Torneo di Viareggio e a due settimane dal 2-1 di Torino, va in scena all’Olimpico la terza sfida fra le squadre che stanno dominando i rispettivi gironi in campionati. Stavolta in palio c’è una Coppa Italia che per entrambe sarebbe la numero quattro. Davanti a un pubblico d’eccezione, la Roma vuole riprendersi una notte che per due volte le è sfuggita: ci saranno tutti, da Viviani e Piscitella in giù, con l’obiettivo di bissare il bel successo dello Juventus Stadium - la Roma di De Rossi è l’unica squadra che si ariuscita a espugnarlo - per riportare nella bacheca di Trigoria un trofeo che manca da diciotto anni, dalla doppia vittoria sull’inter firmata Totti.

Per la Primavera quella di stasera è la quarta partita all’Olimpico in un anno e dopo le due sconfitte con la Fiorentina la voglia di riscatto è tanta: «Andremo a giocare con un grande seguito di pubblico e siamo felici di aver suscitato tanta curiosità - le parole del tecnico a Roma Channel -. Stiamo benissimo. Ci arriviamo tranquilli, consapevoli di affrontare un’ottima squadra, ma anche consapevoli della nsotra forza. A parte i primi venti minuti del Viareggio almeno nell’ultimo anno solare non abbiamo sbagliato niente». All’andata si è vista una partita speculare rispetto a quella dello Stadio dei Pini, con la Roma padrona del campo per un tempo e il ritorno della Juve nella ripresa: il 2-1 lascia mette i giallorossi nelle condizioni di potersi permettere anche una sconfitta, ma il tecnico non vuole sentir parlare di calcoli: «Il risultato dell’andata non ce lo ricordiamo, non esiste. [...]».

La Juventus dell’ex romanista Baroni sarà costretta a fare la partita, magari con un Libertazzi in più dal primo minuto: «Io mi aspetto la solita Juventus a trazione anteriore, con questi trequattro attaccanti sempre pronti a ripartire e a impostare. È una squadra che sa fare un po’ tutto ed è acapace di un contropiede straripante. Noi a Viareggio nei primi venti minuti non c’eravamo proprio, eravamo rimasti alla semifinale con la Fiorentina». Non sarà una sfida come le altre per Federico Viviani, che torna ad affrontare la Juve all’Olimpico tre mesi dopo l’esordio in Serie A: «Sono tornato e voglio dare il massimo - ha detto il capitano -. Veniamo da due sconfitte all’Olimpico e ci teniamo a rifarci perché brucia un po’ non essere riusciti a portare a casa un trofeo: siamo pronti a dare tutto. Ci sono tutti i presupposti per fare bene». Viviani non è uno che riesca a prendere le sconfitte serenamente e infatti l’1-2 di Viareggio è tutt’altro che dimenticato: «Diciamo che quella partita non è che ci sia proprio andata giù. Adesso siamo uniti e compatti, stavolta dobbiamo portare a casa il risultato. Bisogna restare concentrati, non lasciare spazio alla Juve e sicuramente andrà tutto bene».[...]