(Il Romanista - C.Zucchelli)«Ho fatto partite migliori di questa, ma alla fine conta che abbiamo vinto e conta che ho fatto gol. Sono felice per me e per la Roma e dedico questa rete a De Rossi, un nostro amico (non dice compagno, ndr) che ha preso un rosso ma sarebbe voluto essere qui con noi». In questa frase, detta quando all’Olimpico risuona ancora Grazie Roma e i compagni stanno rientrando nello spogliatoio, c’è tutto Miralem Pjanic. C’è un calciatore che sa di non aver brillato, almeno nel primo tempo, ma sa anche che questo gol contro il Torino (secondo della stagione e secondo consecutivo dopo quello alla Lazio) è tanto tanto importante (...)
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Pjanic: «So fare di meglio»
(Il Romanista – C.Zucchelli) «Ho fatto partite migliori di questa, ma alla fine conta che abbiamo vinto e conta che ho fatto gol.
Un gruppo che considera Pjanic, allo stadio applaudito anche dal padre, come fatto sapere da lui stesso su Facebook prima della partita, un punto fermo, nonostante non giocasse titolare dalla partita contro l’Udinese del 28 ottobre, e nonostante quanto successo una settimana fa: gol alla Lazio, imprecazioni rivolte non si sa bene a chi, scuse a Zeman in settimana e maglia da titolare ieri. Il bosniaco non si nasconde: in campo ama avere il pallone tra i piedi e prendersi le responsabilità, fuori fa lo stesso: «Avevo tanta voglia, non ero in una situazione facile, ma quello che conta è la vittoria. Dopo vengono i singoli. Era un po’ che non giocavo dall’inizio, posso fare meglio, ho fatto partite con una qualità maggiore ma mi sono battuto per la squadra e questo è importante». Quando il suo tiro, deviato, è finito in porta tutta la panchina (Florenzi e Totti in testa, con Vito Scala accanto a lui) è schizzata in piedi.
E non solo perché significava che la partita era chiusa: «Volevo festeggiare con i tifosi – spiega Pjanic nel raccontare la sua esultanza senza maglia sotto la Sud – che sono sempre con me e con la squadra. Io qui sto bene e voglio vincere con questa squadra». Parole di circostanza? No, così come non sono parole di circostanza quelle che dedica a De Rossi: «Il gol è anche per lui, un nostro amico che ha preso un rosso e che sarebbe voluto essere con noi. Quello che è successo è stato un incidente». Tra le note positive c’è il fatto che la Roma non ha preso gol: «Siamo stati bene sul campo, abbiamo difeso bene e questo è importante. Se difendiamo tutti insieme possiamo non prendere gol, è una questione di testa, dobbiamo convincerci e poi le cose verranno da sole».
(...) «E’ vero – conferma – i punti sono importanti e adesso contano i risultati. Domenica andiamo a Pescara, dopo il cambio di allenatore avranno voglia di rivincita, non sarà facile. Ma noi dobbiamo vincere, su questo non si discute». Così come non si discute sul fatto che lui voglia di nuovo una maglia da titolare, nonostante il rientro di Tachtsidis: «Spero di giocare, conoscete qualche giocatore a cui piace stare in panchina? Quando non gioco mi dispiace e penso sia normale»
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