(Il Romanista - R.Fidenzi) - «Marquinho è un giocatore bravo tecnicamente, molto mobile, dotato di grande personalità e capace di segnare su punizione. E’ pronto per la Roma».
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Pato: «Vi spiego chi è Marquinho»
(Il Romanista – R.Fidenzi) – «Marquinho è un giocatore bravo tecnicamente, molto mobile, dotato di grande personalità e capace di segnare su punizione. E’ pronto per la Roma».
Non esiste un intenditore di calcio brasiliano ai livelli di Pato Moure, l’amico fraterno di Paulo Roberto Falcao [...]A lui, raggiunto dall’altra parte del mondo, abbiamo chiesto un parere su Marquinho, il centrocampista d’attacco a un passo dalla Roma [...]
È un mancino naturale...
È un organizzatore di gioco che tira anche da lontano e spesso usa anche l’altro piede. Altra sua caratteristica è che ha ossigeno da vendere, anche se non è veloce: diciamo che è mobile, nel senso che con le sue iniziative propone diverse possibilità di liberarsi ai compagni marcati. Marquinho è abile anche sui calci piazzati, spesso ha segnato su punizione.
Credi che sia pronto per una squadra come la Roma?
Sì, sarebbe pronto per fare bene in serie A, con la Roma, e non a caso piace molto a Sabatini. Oltre ad essere un giocatore interessante, poi, ha grande personalità e in questo senso è stato protagonista nella stagione della Fluminense. Va detto che non è un grande saltatore, però possiede doti tecniche importanti e quell’abilità tipica dei giocatori brasiliani. Quando c’è bisogno sa pure calciare di destro. Diciamo che si può considerare quasi ambidestro.
Marquinho a parte, il mercato brasiliano ha altro da offrire ai giallorossi?
L’unico fuoriclasse che in questo momento offre il Brasile è Neymar. Poi c’è Mario Fernandes, terzino destro del Gremio, che a mio avviso è un grandissimo giocatore. E’ il calciatore brasiliano più importante dopo Neymar. Tant’è che lo sta cercando il Real Madrid, perché Mourinho vorrebbe schierarlo al posto di Sergio Ramos, che in quel caso scalerebbe al centro del pacchetto arretrato.
Di cosa avrebbe bisogno la Roma in questa sessione invernale?
La Roma ha bisogno di un terzino destro importante. Per il resto è una squadra competitiva, non ho alcun dubbio sulla qualità della rosa a disposizione di Luis Enrique. Potrebbe fare ancora meglio, ripeto, se acquistasse un terzino destro. La scorsa estate la Roma ha seguito a lungo Nilmar del Villarreal, ci potrebbe essere un ritorno di fiamma? Nilmar per me è tra i migliori dieci attaccanti al mondo. E’ veloce e per la Roma rappresenterebbe un grandissimo colpo. Ha facilità nel girarsi e puntare la porta, oltre a una capacità realizzativa rilevante. So che Sabatini lo ha seguito.
Questa Roma può arrivare in alto?
La Roma sta crescendo molto. Luis Enrique ormai riesce a farsi capire e i suoi ragazzi non devono porsi alcun limite. I giallorossi possono puntare anche allo scudetto, perché sono convinto che da qui a fine stagione le altre grandi squadre perderanno punti. Il nuovo allenatore sta cambiando la cultura italiana, quella di un calcio troppo difensivista. Lucho basa tutto su un principio: “Più si tiene la palla, meno rischi si corrono”. La speranza adesso è che la società riesca a trovare un accordo con De Rossi. Daniele è un giocatore fondamentale, un leader per natura. Non si può perdere. Sarebbe una catastrofe se Capitan Futuro abbandonasse la Roma.
Dal presente al passato. Non possiamo non chiedertelo: come sta Falcao?
Con lui ho come sempre un ottimo rapporto. Sta aspettando di riprendere ad allenare. Avrebbe avuto la possibilità di lavorare con una squadra del Qatar, ma purtroppo non è riuscito ad accordarsi con gli arabi. La sua volontà è di allenare in Europa, altrimenti preferisce rimanere in Brasile.
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