(Il Romanista - D.Galli)- L’idea era venuta alla Roma e avrebbe raccolto certamente il plauso della Questura e, più su, quello del Viminale. È successo la mattina di due giorni fa. Un lampo, un baleno, un’intuizione felice. Cara Lazio, organizziamo una conferenza stampa congiunta all’Olimpico? L’obiettivo era quello di svelenire il clima, abbassare i toni senza per questo stravolgere il senso del derby[...]
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Pallotta: «Lotito is funny…»
(Il Romanista – D.Galli) – L’idea era venuta alla Roma e avrebbe raccolto certamente il plauso della Questura e, più su, quello del Viminale.
La Lazio, che pure in un primo momento sembrava disposta ad accettare l’offerta, ieri ha risposto picche, non se ne fa nulla. Un ripensamento divertente. Funny, per usare l’aggettivo con cui il presidente Pallotta ha descritto ieri Lotito. «He’s funny». Per forza, il giorno prima aveva detto che lui, Lotito, era abituato a comprare, più che a vendere. Funny, no? Il presidente della Lazio ha replicato in tarda serata: «Una conferenza congiunta Zeman-Petkovic? A me non è arrivata alcuna proposta ufficiale dalla Roma. E comunque l’idea l’avevo lanciata io l’anno scorso, e la Roma disse no». I fatti. Quelli veri. Quelli documentati e documentabili, qualora servisse. È andata così.
Catia Augelli, da qualche mese a capo della comunicazione giallorossa, ne ha parlato con Baldini, Sabatini, Fenucci e anche con Zeman. Erano tutti d’accordo, «proviamoci» è stato il commento del dg. Una telefonata della Augelli all’alter ego di Formello, il parere che sembra fosse positivo di Petkovic. La conferenza Lazio più Roma, e quindi Petkovic più Zeman, si sarebbe dovuta tenere domani alle 13,30 nella sala stampa dell’Olimpico. Sarebbe stato un segnale di distensione, sarebbe stata anche l’occasione per ricordare che l’11 novembre 2007 un ragazzo, un figlio di questa città, è morto ammazzato in una stazione di servizio lungo l’A1[...]
Dietro al no della Lazio c’è stato il no di Lotito, che ultimamente ha avuto il suo da fare. E non tanto dietro alla scrivania di Formello, quanto dietro ai microfoni. L’altro ieri aveva ironizzato sulla cordata che controlla la Roma: «Ad oggi il capitale è composto da Unicredit, prima banca italiana e da un referente americano. C’è un filtro che impedisce di acquisire consapevolezza dell’interlocutore. Le frasi di Baldini su De Rossi? Io più che a vendere sono abituato a comprare». Ah sì? Per maggiori delucidazioni chiedere a Lichtsteiner (Juve) e Kolarov (City), chiedere ad Eliseu, ora al Malaga, chiedere a Balzaretti, che alla Lazio che lo corteggiava non c’è mai finito perché lo ha acquistato la Roma. Acquistato, non ingaggiato a parametro zero (chiedere agli svincolati Klose ed Ederson). Vabbé, troppo semplice confutare Lotito. Lo avrà pensato anche James Pallotta, che dall’altra parte dell’oceano si è limitato a una battuta: «He’s funny». È divertente. E ancora non sa che quaggiù, Lotito, lo chiamano il Moralizzatore.
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