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Osvaldo: «Mai litigato con Erik»

(Il Romanista – F.Cassini) La città che continua a parlare del suo litigio con Lamela a Torino, Zeman che in partitella prova il tridente senza di lui e una fame di gol che aumenta di giorno in giorno.

Redazione

(Il Romanista - F.Cassini) La città che continua a parlare del suo litigio con Lamela a Torino, Zeman che in partitella prova il tridente senza di lui e una fame di gol che aumenta di giorno in giorno. Alla fine Dani Osvaldo ha lasciato uscire la rabbia affidando a Twitter il suo sfogo: «E basta con questa storia che ho litigato con Lamela! Ma non è vero! Mo mi so’ rotto!». Non le ha mandate a dire, Osvaldo, stanco delle chiacchiere sullo scambio di battute non proprio amichevole volato già durante la partita con la Juve e poi nello spogliatoio.

Nessun litigio, solo un normale battibecco fra compagni di squadra, peraltro prontamente chiarito già nell’immediato dopo gara, al punto che i due si sono addirittura seduti vicini sull’aereo che li riportava a Roma. Abbastanza per essere trasformato in un caso dopo una serata da incubo come quella di sabato scorso, tanto da continuare a parlarne per i successivi quattro giorni. Di qui lo sfogo sul web dell’attaccante, che a due giorni dalla sfida con l’Atalanta si ritrova pure a doversi guadagnare una maglia da titolare: ieri Zeman ha provato il tridente con Totti, Destro e Lamela. Osvaldo ha ancora due giorni per fargli cambiare idea, anche se forse più che con Erik si  giocherà il posto con Mattia Destro. Potrebbe essere Dodò la sorpresa di Roma-Atalanta, se non in campo quanto meno in panchina. L’allenamento di ieri ha confermato i progressi che il terzino ex Corinthians ha compiuto dall’inizio di questa settimana e per il secondo giorno consecutivo lo ha visto svolgere per intero la seduta, partitella compresa. Una buona notizia per Zeman, per quanto la cautela sia d’obbligo e per Dodò sia ipotizzabile al massimo un posto in panchina, buono comunque a fargli riassaggiare l’Olimpico dopo la sfortunata amichevole con l’Aris Salonicco.

Chi invece è pronto a rientrare dal primo minuto è Micheal Bradley, che a poco più di un mese dalla lesione muscolare rimediata alla prima giornata, contro l’Atalanta con ogni probabilità ritroverà una maglia da titolare a centrocampo, con il conseguente dirottamento di De Rossi nel ruolo di vertice basso al posto di Tachtsidis. Completerà il terzetto Alessandro Florenzi, a caccia di un altro gol per festeggiare il recente rinnovo di contratto. Capitolo Pjanic. Alle prese con un problema muscolare non grave, ma che lo tiene fermo ormai da due settimane, il bosniaco si è limitato a svolgere lavoro differenziato per il terzo giorno consecutivo e che possa essere considerato a disposizione per la partita di domenica appare a questo punto altamente improbabile.

Pjanic ce la sta mettendo tutta per recuperare, anche perché in ballo c’è anche il doppio impegno con la sua nazionale, ma a Trigoria nessuno intende forzare i tempi e rischiare ricadute e tantomeno affidarlo alla Bosnia in condizioni non perfette con il rischio che giocando peggiori le cose. Insieme a lui hanno lavorato a parte anche Bogdan Lobont e Alessio Romagnoli. In difesa, prove tecniche per Marquinhos, che Zeman ha schierato in partitella al centro accanto a Castan, con Piris e Balzaretti sugli esterni. Oggi altra giornata intensa per la squadra: alle 10 tutti in campo per la prima delle due sedute in programma.