(Il Romanista - C.Zucchelli) - La maglietta di un anno fa grida ancora vendetta. Era il 16 ottobre quando Dani Osvaldo, appena 5 minuti dopo il suo esordio nel derby, segna alla Lazio. La gioia è tanta e forse pure troppa: l’italo-argentino si alza la maglia, ne mostra un’altra con scritto "Vi ho purgato anche io", gentile omaggio a quello che, nonostante il poco tempo, era già diventato un suo grande amico oltre che «il calciatore più forte con cui ho giocato», cioè Francesco Totti. La storia di quella partita è nota, vittoria in rimonta 2-1 della Lazio, così come è nota la storia del derby di ritorno, perso da una Roma costretta a giocare quasi tutta la partita in 10 per l’espulsione di Stekelenburg. Osvaldo quel giorno non c’era, per colpa sua e dell’espulsione di Bergamo. Squalificato, a casa. Niente derby e niente rivincita. L’occasione si ripresenta domenica e Osvaldo non mancherà. Il piede destro gli fa ancora male, ma contro la Lazio sarà regolarmente al suo posto, cioè al centro dell’attacco. Gli esami hanno infatti escluso complicazioni. Il giocatore è andato ieri mattina al Campus Biomedico di Trigoria per verificare le condizioni della caviglia, ancora dolorante dopo il brutto scontro di gioco con Goicoechea di qualche giorno fa. Dolore poi riacutizzato da una botta rimediata contro il Palermo. Nessuna lesione, solo una forte contusione che però non gli impedirà di scendere in campo. Tra l’altro, Osvaldo rischia di essere l’unico reduce dell’11 sceso in campo contro la Lazio un anno fa: Stekelenburg è in dubbio, Rosi, Heinze, Kjaer, Josè Angel, Gago e Bojan sono altrove, Pjanic e Perrotta non dovrebbero partire dall’inizio mentre sulla presenza di De Rossi certezze ancora non ce ne sono.
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Osvaldo è ok e prepara il riscatto
(Il Romanista – C.Zucchelli) – La maglietta di un anno fa grida ancora vendetta. Era il 16 ottobre quando Dani Osvaldo, appena 5 minuti dopo il suo esordio nel derby, segna alla Lazio.
Con un gol domenica arriverebbe in doppia cifra, un bel traguardo considerando che siamo ancora a metà novembre e considerando che, con l’arrivo di Destro, il futuro di Osvaldo in estate era tutto tranne che certo. L’arrivo di Zeman, che pure con lui non è stato tenero quando serviva - vedi esclusione con l’Atalanta e conseguente spiegazione - lo ha rigenerato, anche e soprattutto in un momento non semplice della sua vita privata. Tanto esuberante in campo o nel look, tanto discreto e riservato nel proteggere la sua famiglia, qualche giorno fa su Twitter ha chiesto, con toni neanche troppo velati, di non fare domande o scrivere cose non vere sulla sua vita privata. Ci ha pensato la sua ex compagna però, tramite un’intervista su un settimanale, a fare chiarezza e a raccontare come stanno le cose. A Osvaldo l’intervista poco è piaciuta, non fosse altro perché avrebbe voluto proteggere la privacy sua e della sua famiglia in un momento tanto delicato. Così non è stato e la speranza, per i romanisti, è che questa sua rabbia possa dargli una marcia in più sul campo domenica.
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