rassegna stampa roma

Nazionale senza filtro

(Il Romanista – S. Romita) – Non tutti i grandi campioni sono Gaetano Scirea o Franz Beckenbauer, o ne hanno la fredda signorilità del gesto atletico. Ammesso che anche quello sia il calcio distaccato da imitare.

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(Il Romanista - S. Romita) – Non tutti i grandi campioni sono Gaetano Scirea o Franz Beckenbauer, o ne hanno la fredda signorilità del gesto atletico. Ammesso che anche quello sia il calcio distaccato da imitare.

Ci sono anche i Sivori, i Furino, i Benetti, gli Amarildo. Calciatori dal colpo proibito, dal fallaccio da dietro, dalla “mignottata” nascosta e non vista. E anche dal grande talento, dal gesto imprevidibile, dall’estro non inquadrabile in schemi. Grandi campioni comunque, e forse non convocabili oggi in nazionale. Secondo i dettami del Ct Prandelli. Uno che ha deciso di educare chi non ha più sedici anni e che in Brasile dovrà affronate uruguayani cattivi e scorretti e costaricani pungenti chiedendo “mi scusi se le prendo il pallone”… Per non parlare delle mammolette inglesi che affronteranno nello stesso girone. E [..] c’è chi ama descrivere Daniele De Rossi come un killer seriale dietro il quale scatenare la squadra investigativa di “Criminal Minds”.

C’è in giro una spudoratezza e un’ipocrisia che fanno paura. E che troppo spesso fanno presa anche su alcuni tifosi giallorossi che non amano De Rossi, e su qualche commentatore sportivo dai variopinti colori. Vediamo ogni settimana in area cose assurde. [..] Noi dobbiamo ancora stare a sentire di quel mondiale in cui De Rossi saltando e allargando il braccio fece la bua all’avversario. Ma chiedete a Gigi Riva, che le gambe gliele spezzavano davvero, quanti veri maniscalchi ha dovuto affrontare in carriera.

Ma non stiamo parlando di gesti così. E’ inutile che si tenti di trascinare in tutti i modi De Rossi in quel novero di giocatori. Daniele è altra razza. Non colpisce ai reni da dietro un ragazzo in area come ha fatto da buon pugile l’ingiustamente battezzato Jesus, anche se mitigato da un più laico Juan. Daniele ha lottato con il massimo della foga per scalzare l’Icardi di turno davanti a se. Ha sbagliato. Platealmente. Con gesto così ingenuo e scomposto da far tenerezza, quasi. L’agonismo senza freni sta a Daniele De Rossi come il grasso stava agli scarpini di Pelè. Era necessario e indispensabile. Se gli togliete quello non avrete più lo stesso calciatore. Lotta per la Roma e la difende in tutti i modi. [..]