(Il Romanista - B.De Vecchi) -Raramente Luis Enrique si rabbuia. Capita quando la Roma si perde nel nulla, quando pare perdersi in quelv tunnel buio. «Non era il nostro giorno, ho visto tanti giocatori sotto il loro livello. Quando non siamo capaci di avere un possesso passa e non troviamo la profondità, siamo in difficoltà. Così è difficile... », riconosce il tecnico.
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Luis Enrique: “Troppi sbagli”
(Il Romanista – B.De Vecchi) – Raramente Luis Enrique si rabbuia. Capita quando la Roma si perde nel nulla, quando pare perdersi in quelv tunnel buio. «Non era il nostro giorno, ho visto tanti giocatori sotto il loro livello. Quando...
E’ una sconfitta che mette a nudo parecchi limiti. Ma a detta di Luis Enrique, non è colpa dell’assenza di personalità di qualche elemento. «Quando si perde - spiega - manca sempre qualcosa. Questa squadra deve sapere rialzarsi e così faremo di nuovo. Questa era una ottima occasione per salire in classifica, ma siamo ancora lontani dalla regolarità che cerchiamo». Non sarà mancata la personalità, ma sicuramente sì la spinta propulsiva sulle fasce. José Angel non è pervenuto e anche Rosi, a parte un paio di spunti, non è riuscito a incidere. Ma Lucho non è d’accordo. O meglio, preferisce non scendere sul piano delle responsabilità individuali: «Non parlo di due giocatori, perché penso che abbiano fatto il loro lavoro. E’ stato un Siena bravo in difesa, che ha chiuso tutti i passaggi e le nostre soluzioni. Certamente dobbiamo migliorare per vincere questo tipo di partite. Ho visto la voglia e l’atteggiamento per farlo ma dopo il rigore è stato difficile».
Luis Enrique non vuole poi commentare l’episodio del rigore: «Non parlo mai degli arbitri, lo sapete». No, niente alibi. Luis non li cerca. Potrebbe magari aggrapparsi alle defezioni eccellenti di De Rossi e Gago, senza contare il lungodegente Burdisso o il fatto che Osvaldo ha debuttato solo ora nel 2012 oppure la leggerezza di Kjaer («siamo una squadra, una volta sbaglia uno, una volta sbaglia un altro»). Non lo fa, perché non è sua abitudine,perché se ci sono undici calciatori che possono scendere in campo, non è mai emergenza. Semmai, ecco, Lucho vuole capire dove ‘è che la Roma sta sbagliando. Il nodo è la costanza di rendimento. Ecco, quella sì che manca. «Non siamo ancora regolari, la squadra deve migliorare, perché non succede quello che vogliamo». Già, ma perché? «Dipende dall’obiettivo. Per quello metto sempre un obiettivo settimanale. Si vede che ancora non abbiamo questa regolarità, la squadra deve migliorare. Abbiamo da due giornate la possibilità di andare avanti in classifica, ma non lo facciamo». (...)
«Il calcio – ricorda però Luis – non è una scienza esatta. Si può pensare di fare una partita di attacco, di fare il possesso palla, ma poi può non accadere. Il Siena aveva un grande livello difensivo, ha aspettato i nostri errori». Già, il Siena. Ormai sembra che gli avversari conoscano le contromisure, chiudendo gli spazi e ripartendo in maniera micidiale. Ma questo non significa che Luis Enrique non abbia pensato a come scardinare la difesa bianconera: «Volevamo cercare diverse soluzioni, ma è difficile con cinque difensori contro. Le diverse soluzioni poi, comunque, sono in mano al calciatore. Si può saltare l’uomo, lanciare lungo, andare in verticale. Il Siena non è stato superiore a noi, ma porta i 3 punti a casa. Miglioreremo». Per forza (...)
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