rassegna stampa roma

«Sì, il terzo posto è possibile»

(Il Romanista – M.Macedonio) – L’aver parlato apertamente di terzo posto, quale obiettivo raggiungibile dalla Roma di quest’anno,

Redazione

(Il Romanista - M.Macedonio) - L’aver parlato apertamente di terzo posto, quale obiettivo raggiungibile dalla Roma di quest’anno,

è stato certamente tra i passaggi della conferenza stampa di Walter Sabatini, giovedì a Trigoria, che più hanno colpito tifosi e osservatori. Tanto da dar luogo ad una miriade di commenti e considerazioni nelle ore successive. «Partirei da una precisazione» dice ad esempio Francesco Lotito, presidente dell’AIRC. «Ho infatti notato che questa cosa l’ha detta Sabatini, ma non l’ha mai detta l’allenatore, anche se in tanti e in tutti i modi possibili hanno tentato di fargliela dire. Mi chiedo allora: il tecnico la pensa come il direttore sportivo? Spero di sì. Trovo infatti che la dichiarazione arrivi quasi a sorpresa, non a caso dopo una sconfitta, dovuta non a sfortuna o a episodi, ma ad una prestazione oggettivamente negativa. Penso quindi che sia stato soprattutto un modo per dare una scossa alla squadra. Perché se nessuno tra i protagonisti si assume l’impegno o la responsabilità di dire “raggiungiamo questo traguardo”, è facile che ci si adagi. Si è parlato spesso di “un’annata di transizione”. Ma ripeterlo troppe volte, toglie forse motivazioni. Pur tenendo conto di tutti i cambiamenti avvenuti, nella struttura societaria come tra i giocatori, a mio parere va ricordato che si è sostenuto un impegno finanziario non indifferente, come non accadeva dai tempi di Franco Sensi nell’anno dello scudetto, e alla luce di questo, trovo giusto che il tifoso si aspetti che la squadra, perlomeno, non vada peggio dell’anno prima.».

GIUSEPPE GIANNINI

«Sabatini non è uno che dà le cosiddette “calle” alla piazza» sostiene Giuseppe Giannini, al quale le parole del ds giallorosso sono certamente piaciute, e che parte proprio da una considerazione sull’uomo. «E’ una persona che dice quello che pensa – aggiunge l’ex capitano. – Credo quindi che sia stato un modo, ammesso che ve ne fosse bisogno, per spingere ancora di più i giocatori verso un obiettivo. Uno sprone, insomma, tenuto conto che si tratta comunque di un traguardo che la Roma è in grado di centrare. A patto di ripartire di slancio già con il Parma, e puntando decisamente a raggiungerlo, questo terzo posto, perché credo anch’io che ce la possa fare. La Roma deve assolutamente sfruttare questo periodo per accorciare il terreno che c’è tra lei e le altre. Penso che la dichiarazione di Sabatini sia sta ta fatta ad arte, proprio per rimotivare i giocatori e sottolineare che l’obiettivo c’è, è quello, e tutti devono concentrarsi per mirarvi».

MASSIMO WERTMULLER

«A parte il Milan e la Juventus – dice Massimo Wertmuller – non mi sembra che il campionato veda tante altre squadre superiori a noi. E già questa è una cosa buona. Ciò che mi lascia un po’ perplesso – continua l’attore romano – è il fatto che i nostri giocatori dimostrino, soprattutto dal punto di vista caratteriale, di essere ancora un po’ troppo ragazzini. Questi alti e bassi, che mi hanno peraltro indotto più volte a fare marcia indietro dall’inizio dell’anno, mi hanno fatto pensare spesso ad una squadra che, come a Siena e in qualche altra partita in passato, pratica un possesso palla senza costrutto. Non so se è un problema di giocatori non in grado di interpretare al meglio il gioco di Luis Enrique. Al momento, però, pur riconoscendo a molti di loro un grande potenziale, penso soprattutto a Lamela, che ha classe da vendere, trovo che la caratura, la forza fisica, l’età e l’esperienza per portare avanti quel gioco, non ci sono ancora. Altrimenti, come dice anche il tecnico, non vi sarebbe questa alternanza di rendimento e andremmo a vincere ovunque.»

ENZO FOSCHI

«Se la squadra può lottare ancora per il terzo posto? Lo dicono i numeri» è il commento di Enzo Foschi, consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Cultura, Spettacolo e Sport. «Fin dall’inizio ho vissuto questo come un anno di transizione, ma vedo anche che la squadra ha potenzialità enormi, anche se manca ancora di esperienza e di continuità. E se è vero che è un anno in cui dovremo capire dove intervenire per correggere, mi piace ricordare che Sabatini ha anche detto che ci sono trenta milioni pronti per il calcio mercato. E credo che in difesa qualche acquisto andrà fatto in vista della prossima stagione. Quanto a quest’anno, ripeto che la Roma ha tutti i numeri, sul piano tecnico, per puntare ad un posto in Champions, e non mi pare che ci siano tante altre squadre che stanno facendo meglio. E’ anche vero che la Roma fa una partita strepitosa con l’Inter ma poi va a Siena e ti fa venire la rabbia per come non gioca. [...]»

FABRIZIO GRASSETTI

«Sono convinto che il dirigente debba puntare ai risultati più alti possibili» è l’assunto da cui parte invece Fabrizio Grassetti, presidente dell’UTR. «In un momento difficile, poi, in cui può esserci forse un po’ di scoramento, bene ha fatto Sabatini a dire ciò che ha detto, cercando di ridare entusiasmo all’ambiente. Si sono certamente persi alcuni treni, anche se non è detto che si debbano perdere anche i prossimi. Di sicuro non se ne devono perdere più. Non voglio essere pessimista, pur riconoscendo che la Roma sta vivendo una fase di costruzione e perfezionamento. Un lavoro in corso d’opera, insomma. Il girone di andata non è stato entusiasmante e da quello di ritorno mi aspetto certamente qualche punto in più. [...]»