(Il Romanista - D.Galli) - Domani sarà l’ultimo giorno di Luis Enrique alla Roma.
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«Pronto a rimettere il mandato»
(Il Romanista – D.Galli) – Domani sarà l’ultimo giorno di Luis Enrique alla Roma.
«Ma il progetto non è fallito», assicura a Sky il diggì Franco Baldini. Per poi aggiungere che, qualora gli fosse chiesto dalla proprietà, lui potrebbe anche decidere di abbandonare. «Lunedì - spiega - ci sarà un Cda, dove fra l’altro non tutti sono contentissimi del mio operato e in questo caso, questa sì è una mia responsabilità, rimetterò il mio mandato al loro giudizio, pur avendo un contratto di quattro anni. Se non sono contenti, saluto e me ne vado tranquillamente». Baldini si riferisce alla "lettera ai romani" con cui il presidente dell’AdnKronos e consigliere della Roma, Pippo Marra ha sollevato giorni fa dubbi sul futuro del club. In ogni caso, nessuno chiederà lunedì le dimissioni del dg. A Marra risponderà, ufficiosamente ma con toni duri, la società. Non sono comunque giorni facili per Baldini. Non lo sono mai stati, in verità, da quando ha detto di sì a DiBenedetto e ha cominciato a lavorare per la Roma.[...]
Ora, il tecnico ha detto addio. «Ha voluto dirlo per prima alla squadra, perché sono stati i suoi interlocutori per tutto l’anno», commenta Baldini, «ci ha tenuto che lo sapessero per primi, anche se ovviamente noi eravamo stati avvisati già da un po’. Qualcuno aveva detto che ci ha lasciato in bagnomaria. Così non è stato. Dopo la partita con la Fiorentina avevo avuto un lungo colloquio con lui e aveva manifestato con certezza il suo intendimento. Sono io che gli ho chiesto di lasciarci a bagnomaria. Dopo la mini contestazione, anche se devo dire con toni inusuali per questa città, persino garbati, gli ho detto "pensaci, non credo sia il giorno giusto. Sei stato in grado di suscitare un sacco di interesse". Tanti si sono divisi sul suo operato, che continuo a considerare molto buono. Per questo gli abbiamo dato tutto il tempo di cui avrebbe avuto bisogno e di arrivare alla fine del campionato e, se avesse voluto mantenere questo tipo di proposito, avrebbe potuto farlo». Sulla volontà di Luis Enrique di dimettersi, sottolinea Baldini, ha pesato lo stress, dipeso a sua volta dall’assenza di risultati.[...].
In realtà quello che credo sia successo, ma lo spiegherà meglio lui visto che domattina (oggi, ndr) ha una conferenza stampa, è proprio una consunzione fisica. Aveva un dispendio di energie che a un certo punto lo ha fiaccato e che gli ha fatto dire "alt, ho bisogno di fermarmi". Infatti dalle sue parole si evincerà che quest’anno non allenerà per esempio». Luis Enrique ha ammesso il fallimento. Ma Baldini non ci sta a far passare il messaggio che sia fallito anche il progetto, l’idea, il modello di calcio che questa Roma vuole proporre: «In tribuna col Napoli, a uno che mi diceva "mandalo via (manda via Luis Enrique, ndr)", dicevo che piuttosto andavo via io. Fino all’ultimo secondo abbiamo cercato in tutte le maniere di trattenerlo. Per quanto riguarda le mie dimissioni, paradossalmente non lo posso fare perché sarebbe come premiarmi in una maniera che in questo momento non merito. Non posso sottrarmi dalle mie responsabilità. Mi ero legato molto a lui e a questo progetto. Ma scusate, il progetto non è fallito. Scusate se mi permetto di dire questa cosa. La nostra intenzione era di proporre un certo tipo di calcio, provando a farlo con una persona che ritenevamo fosse in grado di farlo. [...]».
Montella resta in pole per la successione. Baldini non sa però quando potrà essere annunciato l’eventuale ingaggio. «Ovviamente da quando sapevo in prima persona, e non erano in molti a saperlo, che lui se ne sarebbe voluto andare, il nostro dovere era pensare alle alternative. Quindi abbiamo visto e pensato a tanti nomi, ma non è stato contattato ancora nessuno perché non era il tempo». Guardiola è stato, e resta, un semplice sogno. «Ovviamente sì, era quel tipo di proposta. Già lo avevo contattato un anno fa. Gli avevo detto: "se ti sei stancato di vincere facile, vieni da noi". Ma evidentemente non è venuto. Parlare di Pep Guardiola è pura fantascienza».[...]
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