rassegna stampa roma

Lotito mette le mani avanti

(Il Romanista – G.Dell’Artri) – «Conosco le qualità morali delle persone. L’anno scorso sono stati in pellegrinaggio a Medjugorje con Floccari». Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ai microfoni di Sky Tg24 a...

Redazione

(Il Romanista - G.Dell'Artri) - «Conosco le qualità morali delle persone. L’anno scorso sono stati in pellegrinaggio a Medjugorje con Floccari». Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ai microfoni di Sky Tg24 a proposito delle audizioni della Procura Federale per la vicenda del Calcioscommesse.

A chi si riferisce il numero uno biancoceleste quando parla del pellegrinaggio? A Mauri e Brocchi, ovvero ai due giocatori della Lazio che, notizia di qualche giorno fa, sono stati convocati da Stefano Palazzi per il prossimo 13 aprile. Lotito difende i suoi giocatori, ma al tempo stesso mette in discussione il coinvolgimento dei club per queste questioni: «Il vero problema di questo sistema – ha detto sempre alla tv satellitare - è che bisogna liberalizzarlo da questa palude della responsabilità oggettiva che è un fardello per le società. Le società devono mettere in campo tutta una serie di iniziative volte a prevenire certi fenomeni e a combatterli energicamente. Fin quando viene consentito alla tifoseria di avere ripercussioni sulle società, queste diventano ostaggio dei tifosi. Dobbiamo unirci per combattere questi fenomeni. La responsabilità oggettiva è una norma obsoleta che riguarda il passato, uno deve rispondere dei comportamenti diretti».

Poi la già citata difesa di Mauri e Brocchi: «Conoscendo i ragazzi, conosco le qualità morali delle persone. L’anno scorso sono stati in pellegrinaggio a Medjugorje con Floccari, sono persone che non hanno una enfatizzazione degli aspetti materiali, sono ragazzi che vivono una vita molto lineare e molto corretta. Se poi si vogliono far pagare responsabilità alle persone solo per le conoscenze... Il vero problema di questo sistema è creare attenzione mediatica invece di andare ai fatti veri». (...)