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«Nessuna emergenza, pronti ad andare all’attacco»

(Il Romanista) Che grado di difficoltà dà alla partita di Siena? Il grado abituale, una squadra che ha fatto una partita di grande livello all’andata e siamo stati fortunati.

Redazione

(Il Romanista) Che grado di difficoltà dà alla partita di Siena? Il grado abituale, una squadra che ha fatto una partita di grande livello all’andata e siamo stati fortunati.

Adesso mi aspetto una partita difficile come al solito.

 

Sull’orario c’è ancora incertezza. Il rugby a Parigi si è fermato con meno quattro gradi. E’ un po’ strano, la prima cosa a cui dobbiamo pensare è il rischio per i calciatori. Comunque andremo a Siena con la mentalità giusta per fare la nostra partita.

Nella partita di Catania abbiamo visto una soluzione diversa: un centravanti vero, con Pjanic che veniva più avanti protetto da due centrocampisti più bassi. Una soluzione specifica per una partita così breve o la potremo rivedere anche in futuro? Ogni modello di gioco dipende dai giocatori che giocano e può essere diverso. E’ diverso perché una punta ha più qualità sulla fascia, è diverso perchè un interno ha più inserimento nella metà campo avversaria. Io posso dire che la squadra giocherà sempre all’attacco e dopo ci sono tante soluzioni di calciatori che a me piacciono… Dipende se voglio avere più profondità o avere il campo largo. Quello che è importante per me è la proposta di gioco, ndr e dopo ci sono delle varianti che posso utilizzare.

Osvaldo è pronto per Siena? Credo di sì.

Può partire titolare? Le condizioni di Gago e Viviani? Federico ha fatto tutto l’allenamento ed ha uno stato ottimo ed è una buona notizia. Gago ancora non lo sappiamo, vedremo se sarà a disposizione perché aveva subìto un colpo. Per quanto riguarda Osvaldo, ma il discorso non vale solo per lui, con ogni calciatore infortunato per un lungo periodo di tempo, c’è sempre un rischio. I dottori e i fisioterapisti mi devono dire come lo vedono e dopo io devo vedere come si allena il calciatore. C’è un rischio che io preferisco sia piccolo. Ho capito che i calciatori vogliono giocare il prima possibile ma quello lo decido io quando vedo come fanno l’allenamento, quando parlo con i dottori, quando parlo con i fisioterapisti e parlo con i calciatori e sento lo stato ottimo ma lui non è al 100% ed normale: un calciatore che viene da un infortunio al 100% è impossibile, perché stava facendo un lavoro da solo, e quando metti uno a fare il lavoro con la squadra è più forte perché ha più ritmo.

Borini è ideale per il suo gioco? Mentre Lamela sembra che a volte si estranei dal gioco. Adesso sono molto più contento di Lamela che di Borini. Ora dite che Lamela sembra quasi un diavolo e Borini è dio, ora è all’inverso: io invece penso che Lamela sia fortissimo e Borini deve lavorare tanto. Il mio calcio è di Lamela, Borini, Osvaldo, Bojan, Piscitella, Viviani o di Francesco. Quando c’è una stagione lunga come questa i calciatori hanno alti e bassi dipende da tanti fattori. Io adesso non penso che Borini sia incredibile e tre settimane fa era un disastro. Né penso che ora Lamela sia un disastro. E’ normale e loro sanno di cosa ha bisogno la squadra, in questo caso con le punte. Il mio è un discorso più giusto credo. Quando vai avanti perché le cose sono come tu vuoi ottimo, ma quando non è così devi fare tutto quello che stanno facendo tutti.

Il Siena ha messo in difficoltà molte squadre, soprattutto in casa. Quali sono i pericoli della squadra di Sannino? Ho detto prima che in casa siamo stati molto fortunati perché non abbiamo meritato il pareggio finale. Calaiò, Destro, Brienza, D’Agostino sono giocatori che ti possono mettere in difficoltà e penso che sia una squadra in cui si veda il lavoro dell’allenatore, è una squadra che ha la capacità di fare un’ottima fase difensiva, essendo una squadra corta, ripartenze… Vediamo che cosa succede e come si presenta la partita.

La Roma nelle ultime settimane ha segnato spesso sui calci piazzati. Li proviamo ogni settimana i calci piazzati quando ci sono il tempo e la possibilità. Sono giocate che ti danno sempre una possibilità di vincere una partita e soprattutto quando una partita è equilibrata possono essere una soluzione. E’ importante essere concentrati e che si controllino sia quelli contro sia quelli a favore. Possono fare la differenza in una partita complicata. Adesso stiamo facendo bene e questo mi dà fiducia, e credo la dia a loro perché vedono che il lavoro se uno lo fa concentrato al 100% può essere una grande allegria. Ma non ho avuto più tempo per provarli ma meno, perchè abbiamo giocato ogni tre giorni. Ma non abbiamo bisogno di farlo in campo, possiamo farlo con un video senza problemi dicendo “adesso facciamo in questo o quest’altro modo”. I calci piazzati sono qualcosa che fa piacere agli allenatori perché si vede su cosa si è lavorato, sono i dettagli.

In Italia c’è sempre stato il timore di lanciare i giovani: si possono ottenere risultati puntando su di loro? La Roma ha un vivaio incredibile i risultati parlano chiaro. Ho sempre detto che mi piace contare sui giovani quando hanno qualità e qui a Roma, da tempo si lavora bene con gli Allievi o la Primavera, c’è una storia e una responsabilità. A me fa sempre piacere avere questa possibilità e quando penso sia il momento posso contare su di loro.

Le assenze a centrocampo le faranno cambiare qualcosa? No, giochiamo all’attacco…metto un altro calciatore non c’è problema, non è una situazione di emergenza. Giocherà Fabio Simplicio, giocherà Greco, giocherà Federico Viviani se recupera… non c’è nessuna emergenza! Che emergenza? Iniziamo la partita in undici no? Non c’è nessuna emergenza.

Le condizioni del campo porteranno a delle modifiche nella rifinitura? Se il campo è come ieri (sabato, ndr) no. Facciamo come al solito e se non potremo allenarci sul campo, perché non è in condizione, andremo o sul campo in sintetico o in palestra che l’ultima volta non ha portato tanto male. Quando c’è un lavoro di tanto tempo perché hai saltato un allenamento si può fare in una sessione di video.

Ha visto il Sei Nazioni all’Olimpico: c’è qualcosa del rugby che porterebbe nel calcio? Rimbalzava male il pallone visto? (ride, ndr). Sono sport diversi, mi piace tantissimo ed era la prima volta che vedevo una partita del Sei Nazioni ed è stato bellissimo: il rispetto e tutto quello che si vede…ma io preferisco il calcio: la passione, la Curva Sud che fa gli inni. Ma è un bello sport che mi piace tantissimo. In Spagna non abbiamo una grande squadra ma stiamo migliorando, forse tra qualche anno saremo vicini. E’ stato bellissimo il rispetto tra tifosi delle due squadre. Non voglio immaginare come si sentono oggi dopo aver fatto questa lotta. E’ stata una partita aperta, facevo tifo per l’italia, sono italianizzato ed è normale. Mi è piaciuta la partita.