(Il Romanista - C.Zucchelli) Non è mai decisivo, gioca da fermo, segna solo su rigore, pensa alle pubblicità, non corre, non dà l’esempio ai compagni, è meglio quando non c’è, da trequartista non farà più gol, pensa solo a se stesso.
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«I record non sono finiti»
(Il Romanista – C.Zucchelli) Non è mai decisivo, gioca da fermo, segna solo su rigore, pensa alle pubblicità, non corre, non dà l’esempio ai compagni, è meglio quando non c’è, da trequartista non farà più gol, pensa solo a se stesso.
Tutte le chiacchiere che si dicono su Francesco Totti vengono ormai, da anni, puntualmente smentite. Ieri pomeriggio l’ennesima prova.
(...) Come se il Capitano della Roma dovesse ancora dimostrare qualcosa. Ma tant’è. Altri due gol, che fanno 211 in serie A (quattro in questa stagione, i primi su azione), tutti con la stessa e unica maglia. In Serie A nessuno ha mai fatto come lui. Lui, che davanti agli occhi della moglie e di trentamila romanisti, dedica la sua doppietta «alle vittime del naufragio della Costa Concordia e a mia cognata (Silvia, la sorella di Ilary, ndr) che ha partorito due giorni fa».
Archiviate le due reti («non le avevo mai segnate in così poco tempo, mi sono divertito») il pensiero di Totti è già rivolto al futuro.
(...) «Punto a raggiungere e superare Altafini (a quota 216, ndr) e poi, senza essere presuntuoso, a superare Nordahl a 225. Mi mancano ancora due anni e mezzo, sto bene, mi sento bene, mi godo questo splendido momento e ripeto che continuerò a giocare finché il fisico mi permetterà di fare quello che voglio, se così non sarà sarò il primo a smettere». Con la speranza che quel giorno non arrivi mai, Totti con poche parole spiega anche cosa si prova a battere l’ennesimo record: «Se ci penso mi vengono i brividi. È quello che ho sempre voluto: indossare sempre la stessa maglia e battere record su record. Poi davanti a questo pubblico è sempre un grande piacere».
Il piacere è quello di chi ha avuto, ha e avrà la fortuna di vederlo in campo. In una Roma che migliora di partita in partita (e guarda caso da quando lui è rientrato in campo) Totti si trova a meraviglia: «È una Roma che nessuno si aspettava, nemmeno noi - spiega riferendosi alla partita contro il Cesena - ma siamo partiti col piede giusto e poi abbiamo continuato bene. Il merito è di tutti, soprattutto dell’allenatore. Ricordo sempre che è stato bravo a capire alcune situazioni nei momenti più difficili. Il gruppo ha sempre cercato di dargli una mano. Teniamo a lui come teniamo alla maglia».
E ancora: «Giocando così possiamo arrivare lontano, anche se per quest’anno non puntiamo allo scudetto. Contro il Cesena - ha aggiunto Totti sul suo sito - abbiamo nuovamente espresso un gioco spettacolare ma anche concreto, fatto di possesso palla, verticalizzazioni e soprattutto basato sul sostegno reciproco: seguendo le indicazioni del mister in campo ci cerchiamo e ci aiutiamo sempre, la condizione fisica ci sta agevolando e proviamo a dare il 100% in ogni partita. In questa maniera ci divertiamo noi e facciamo divertire la gente, i nostri grandi tifosi». Su De Rossi: «Il rinnovo è una cosa che riguarda solo lui, io spero firmi prima possibile».
Il Capitano, il più ragazzino tra i ragazzini della Roma, non può fare a meno di dedicare due parole a Lamela, con cui l’intesa migliora di giorno in giorno: « I passaggi di Lamela son stati perfetti, è dotato di una tecnica formidabile e giocare assieme a lui rende tutto più semplice. Gli altri? Abbiamo giovani campioni già affermati con grandi prospettive. Quest’anno è cambiato tutto con una squadra giovane rivolta al presente e al futuro. E io sono il loro Capitano». Il Capitano di tutti, della Roma e dei suoi tifosi: ieri, oggi e domani. Sempre.
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