rassegna stampa roma

La Roma tiene il punto

(Il Romanista – D.Galli) – Niente tre punti, ma qualcosa di ancora più importante. Si chiama consapevolezza. Autorevolezza. Nel recupero, ripresa, al termine di quell’ibrido di partita che andrebbe abolito, dopo avere ricominciato a...

Redazione

(Il Romanista - D.Galli) -Niente tre punti, ma qualcosa di ancora più importante. Si chiama consapevolezza. Autorevolezza. Nel recupero, ripresa, al termine di quell’ibrido di partita che andrebbe abolito, dopo avere ricominciato a giocare sull’1-1 (Legrottaglie, poi De Rossi) la Roma porta via da Catania un punto importante.

Un punto che ha un duplice effetto. Rimpingua la classifica e rende ottimisti per il futuro. Perché la Roma che scende in campo al Massimino è caratterialmente la stessa che ha fatto piccola piccola l’Inter. A Catania non rinuncia al gioco offensivo, aggredisce l’avversario, appura una volta per tutte che Piscitella è un tesoro ed esce imbattuta, frenata solo nella notte dall’eruzione dell’Etna. Rischiando qualcosa, certo. Ma con uno Stekelenburg così, sempre più calato nei panni di Franco Tancredi, che prende tutto e pure di più, sono quasi rischi calcolati. Resta il rammarico per una chance clamorosa che capita sui piedi di Borini sul finire, una palla che arriva smorzata tra le mani di Kosicky. (...)

Luis Enrique restituisce la fascia destra a Rosi, riporta Taddei a sinistra e conferma - Kjaer è rimasto a casa per un’influenza - la coppia Juan-Heinze. Greco vince a centrocampo il ballottaggio con Simplicio, ma la grandissima sorpresa è la promozione di Piscitella, che viene preferito a Bojan e che a sinistra mette in ansia Bellusci. Ma per ammonire Pjanic. Per proteste. Il Catania pressa alto. La Roma cerca di scavalcare il muro dei cinque centrocampisti catanesi con tocchi di prima e verticalizzazioni improvvise. Al 37’, Tagliavento perde un’altra occasione per dimostrarsi all’altezza: Spolli simula un inesistente contatto con Rosi. Due minuti dopo rischia di costarci cara una leggerezza di Taddei, ma l’azione svanisce sul fondo. Il Catania comincia a prenderci gusto, attacca anche per vie centrali. È proprio da lì, dal centro, che la Roma potrebbe subire il gol del 2-1. Ma la conclusione di Llama viene deviata sopra la traversa da uno Stekelenburg prodigioso. Siamo al minuto 40. (...)

L’undici di Montella insiste e 60 secondi più tardi ci prova con un diagonale di Gomez. La Roma si ridesta. Pjanic lavora una palla per Rosi, che mette a centroarea per Borini. L’ex Swansea viene contrato da un difensore catanese e non riesce a calciare con tutta la forza che vorrebbe. Risultato, Kosicky para a terra evitando di doverla respingere. Meglio così per Montella, perché nel frattempo sul portiere era piombato l’avvoltoio Piscitella. È l’occasionissima della Roma, la possibilità di portare a casa 3 punti che avrebbero permesso di compiere un ulteriore balzo in avanti nella destinazione a noi più consona. La Champions. Missione incompiuta? No, solo rinviata. Lunedì (se non si anticipa a domenica) si va a Siena, poi c’è il Parma in casa. Per la zona Coppa Campioni servono mezzi, forza e attributi. Questa Roma li ha tutti e tre. (...)