rassegna stampa roma

Il nostro 2011 (gennaio-febbraio-marzo)

(Il Romanista – M.Izzi) – Che il 2011, dal punto di vista calcistico non sarebbe stato esattamente un anno da incorniciare si era capito sin dalla prima amichevole, disputata il 2 gennaio contro l’Atletico Roma.

Redazione

(Il Romanista - M.Izzi) - Che il 2011, dal punto di vista calcistico non sarebbe stato esattamente un anno da incorniciare si era capito sin dalla prima amichevole, disputata il 2 gennaio contro l’Atletico Roma.

Si era trattato di una sconfitta per 3-2 maturata al 47’ della ripresa dopo che Borriello aveva anche fallito un calcio di rigore. Inoltre l’ambiente è costantemente in apprensione per il futuro societario. Ormai acquisito la conclusione del ciclo della famiglia Sensi, si attendono con impazienza le notizie sulla cessione del Club. Il 5 gennaio filtrano delle indiscrezioni su una cordata americana determinata a concludere l’affare, Unicredit, però, non rilascia nessun commento. Intanto, il 9 gennaio, si deve incassare la sconfitta a Genova contro la Sampdoria, con le polemiche divampate per l’ingresso in campo di Totti al 91’. Ranieri, alcuni giorni più tardi dichiarerà: « Per me mandare in campo Totti in quei 4 minuti non è stata una mancanza di rispetto ma un grande gesto di stima verso un campione, e una grande considerazione per il mio capitano». La squadra però fatica e il 16 gennaio, allo Stadio Manuzzi, ci vuole l’autorete di Pellegrino, al 44’ della ripresa, per piegare il Cesena e l’ex Antonioli, che quando vede le maglie giallorosse ritrova sempre la verve dei giorni migliori. In questa fase, come non di rado è accaduto nella storia della Roma, le soddisfazioni più belle arrivano dalla Coppa Italia.(...)

La notizia viene accolta con grande entusiasmo, rafforzato dal nuovo acuto della squadra di Ranieri, che il 27 gennaio firma una bellissima impresa andando ad espugnare il campo della Juventus (con le reti di Vucinic e Taddei) e qualificandosi per la semifinale di Coppa Italia. Il 31 gennaio, intanto, scade il termine di presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisizione dell’AS Roma. I dossier sul tavolo della Banca sono cinque, ma il gruppo americano appare nettamente favorito. Ecco dunque, che il 2 febbraio, in campionato, arriva un pareggio assai brutto con il Brescia. Il punto deve essere addirittura salutato con soddisfazione visto che al 43’ della ripresa, una conclusione di Lanzafame s’infrange sulla traversa evitando la beffa. Il giorno seguente, per bloccare una ridda di voci ormai incontrollabile, Italpetroli dirama un comunicato ufficiale, nel quale, tra le altre cose, si può leggere: «Compagnia Italpetroli non è nella posizione di fornire informazioni in ordine all’identità dei soggetti offerenti. Peraltro, con specifico riferimento alle indiscrezioni relative alla formulazione di offerte da parte del fondo Aabar, si conferma che tale investitore non ha preso parte al processo di vendita né ha formulato alcuna offerta». Forse anche distratta dal tourbillon mediatico scatenatosi, la Roma, il 6 febbraio, naufraga a San Siro, raccogliendo un durissimo 5-3 contro l’Inter, che per certi versi, come dimostreranno gli avvenimenti a seguire, segnerà una sorta di punto di non ritorno. In 8 giorni, a cavallo tra il 12 e il 20 febbraio, la situazione precipita. Il primo passo verso il tracollo è la sconfitta interna con il Napoli, seguita, quattro giorni più tardi, da un devastante rovescio in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk negli ottavi di finale del torneo.E’ questa, probabilmente, la gara più importante del 2011.

Tra gli addetti ai lavori c’è grande fiducia che la Roma, indovinando la prestazione, possa porre un’ipoteca sul passaggio del turno. Anche perché, la squadra di Lucescu è alla prima gara ufficiale dopo la lunga sosta invernale. Una volta passata in vantaggio con Perrotta, però, la Lupa si smarrisce. Incassa tre reti balorde, l’ultima delle quali con un errore tragicomico di Riise che sembra riassumere l’intera annata giallorossa. Negli spogliatoi, in sede di conferenza stampa, Ranieri dichiara: «La Roma ha fatto una gran bella partita, non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Non buttiamo tutto via, è una squadra che sta giocando, non gli gira bene. Voi non considerate l’avversario, lo Shakhtar non è una squadretta, abbiamo tirato in porta 21 volte. Per me la Roma ha giocato bene, ha giocato una gran partita. Che volete, che faccio harakiri?». Il 20 febbraio, infine, l’amaro calice riserva le sue gocce più letali. Dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio per 3-0, la Roma, in trasferta a Marassi, viene travolta dal Genoa, cedendo per 4- 3. Per Ranieri, il modo più amaro di chiudere una parentesi che rimarrà comunque scolpita nella storia giallorossa. Salutato il Mister di San Saba, alla guida della prima squadra viene promosso Vincenzo Montella. L’Aereoplanino ha un compito difficilissimo, ma ha il vantaggio di vedere tutta la tifoseria schierata dalla sua parte. Le prime tre gare della nuova gestione sono salutate da due vittorie in trasferta, a Bologna e Lecce, e da un pareggio interno contro il Parma (dopo che i nostri si erano portati sul 2-0). L’entusiasmo ritrovato aveva anche fatto sperare nella possibilità di cogliere un miracolo a Donetsk, ribaltando una situazione disperata. In realtà il ritorno di Champions dell’8 marzo, registrerà una vittoria senza storia, per 3-0, dei padroni di casa. Il mese di marzo regala però, anche la vittoria nel “Derby della Manita”.(...)