(Il Romanista - S.Romita) - Non comprendo perchè nell’osannare Del Piero, che viene mandato via dalla nuova Juventus coi capelli, si debba offendere un altro campione, che ha segnato più gol in A, e che non lascia.
rassegna stampa roma
Il merlo parlante
(Il Romanista – S.Romita) – Non comprendo perchè nell’osannare Del Piero, che viene mandato via dalla nuova Juventus coi capelli, si debba offendere un altro campione, che ha segnato più gol in A, e che non lascia.
E che non viene lasciato. E di cui si segnalano due errori e si dimenticano gli altri 20 anni compreso il mondiale. Francesco Merlo, che conosco e che stimo, ha composto "con la sua penna d’oro" un inno al made in Italy che scompare con Alex, e contemporaneamente un de profundisper tutto il resto. Sinceramente è gratuito l’acido passaggio in cui vuole stabilire che il Totti che sputa, che sferra un calcione a Balotelli e che - udite udite «lucra sulla pubblicità del gioco d’azzardo» non è degno di essere minimamente avvicinato "al cavaliere sobrio ed educato che sorride di se stesso". Perchè ha un bella faccia tosta Merlo nel suo tentativo di separare le magliette "sporcate dai Moggi" da quelle pulite che lui stesso prova a lavare in fretta e furia con un articolo. I farmaci utilizzati, che sono costati l’esilio a Zeman dopo la sua accusa, e le telefonatine agli arbitri e ai designatori, sporcano tutti a Torino, nessun escluso.
A Merlo piacciono le luci e le voci basse, le corse in calesse, l’educazione inglese di chi ha voltato le spalle al Sud e si è seduto davanti al camino. E darebbe non so che per poter avere anche l’erre moscia. Niente di male. Ma chi si sbucciava le ginocchia sull’asfalto a Roma e si doveva scontrare con le altrui prepotenze è cresciuto a pane e Totti. Ancor prima che Totti nascesse. Totti è Roma. E Merlo non la ama. Troppo rumorosa. Tra noi c’è la differenza che esiste tra un Merlo parlante e Zorda, la mia lupa da stadio, che sente ribolirre il sangue prima dei derby. E il buon collega catanese (chissà che cosa sarà in grado di dire se Montella lascerà Pulvirenti!) che da giovane «si autoinfliggeva - per sua stessa ammissione - lunghe dissertazioni sulle differenze tra nozione di concetto e concetto di nozione», non può cogliere divari così prosaici.
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