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«Grazie Roma, ma devo vincere»

(Il Romanista – V.Vercillo) «Per quanto importante sia il risultato con la Roma, non sarà decisivo. Sarà comunque un test importante perché arriva a San Siro la prima grande squadra.

Redazione

(Il Romanista - V.Vercillo) «Per quanto importante sia il risultato con la Roma, non sarà decisivo. Sarà comunque un test importante perché arriva a San Siro la prima grande squadra. Massimo rispetto per i giallorossi, ma siamo l’Inter e vogliamo vincere a prescindere». Andrea Stramaccioni è determinato, nella conferenza stampa alla vigilia della partita che lo mette di fronte al suo passato. «Voglia di rivincita zero. Se sono all’Inter lo devo ai 6 anni fatti con l’As Roma. E’ la realtà. Alla Roma dovrò dire sempre e solo grazie. Se sono diventato un professionista è grazie alla Roma. Sono stato triste quando me ne sono andato. Ora si è aperta una nuova fase della mia carriera e non ho voglia di rivincita, ma di vincere perché sono all’Inter».

Se non una dichiarazione d’amore in piena regola, un riconoscimento di stima e gratitudine. La seconda giornata di campionato ha regalato al tecnico romano la sfida con la squadra che lo ha lanciato nel mondo del calcio. Una gara in cui si troverà di fronte, anzi a lato da avversario, Zdenek Zeman che «quando allenava, io non ero ancora nato. Il mister è il mister: è un precursore, e lo sa che lo ammiro, gliel’ho detto di persona. Lui non si può imitare, l’ho detto dopo averlo studiato: ha un modo di proporre calcio integralista e lo vive come una fede nel suo credo. Proveremo comunque a batterlo».  Ma da battere non c’è solo Zeman, «ci sono grandi giocatori. Ci sarà anche Totti, ma non devo pubblicizzare certe cose e per me i legami personali sono importanti».

Una gara che «non sarà come le altre», che può già far capire chi potrà essere l’anti-Juve: «Potremo trarre delle indicazioni importanti - ha detto Stramaccioni -. La Juventus è la squadra che ha più certezze. Noi siamo all’inizio di un cammino, abbiamo tante cose su cui lavorare e aspetto la partita di domani perché è un test importante. Una vittoria non ci farebbe essere la rivale numero uno della Juve, mentre un risultato negativo non ci dovrebbe far abbattere. Abbiamo cambiato più di tutti e questo inizialmente si paga». Quasi sicuramente con la Roma non ci sarà spazio per Handanovic, che «sta facendo di tutto per recuperare - spiega il tecnico dell’Inter - ma dopo l’ultimo consulto con Combi non voglio far giocare chi rischierebbe un infortunio più lungo. Per fortuna poi c’è la sosta, una manna per i nostri, da Handanovic ad Alvarez, da Chivu a Mudingayi. Pereira? Sta bene, si è allenato questa settimana e credo sia pronto nel momento in cui sarà chiamato in causa». Poi un’ultima battuta, ancora su Zeman. E ancora sulla Juventus: «Se sono anti-juventino come il boemo? Io sono semplicemente pro-Inter