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Football Summit, la Roma sale in cattedra

(Il Romanista) Un altro passo in avanti per la Roma. Ma stavolta il campo non c’entra. Perché la nuova società ha fissato da ben due anni un nuovo – e importantissimo – obiettivo:

Redazione

(Il Romanista)Un altro passo in avanti per la Roma. Ma stavolta il campo non c’entra. Perché la nuova società ha fissato da ben due anni un nuovo - e importantissimo - obiettivo: la globalizzazione del brand. Diffondere il marchio Roma in ambito internazionale, intercontinentale.

E sarà proprio questo il nucleo del discorso che terrà oggi Christoph Winterling, il direttore commerciale e marketing giallorosso, ospite a Colonia dell’International Football Summit 2012. Un evento organizzato da Sport+Markt, leader mondiale nella fornitura di analisi, valutazioni e consulenze sul marketing sportivo. Un convegno che affronta annualmente le tematiche finanziare all’interno dell’ambiente agonistico.

Una vetrina decisamente importante, vista anche la partecipazione di club del calibro di Manchester City, United e Barcellona, oltre che a esponenti della Fifa. Una chance per spiegare il progetto giallorosso, quello atto a trasformare il marchio della squadra in un brand globale attraverso un merchandising aperto a tutto il mondo. Operazione ideata da tempo e portata avanti con successo, soprattutto attraverso importanti partnership.

(...). «È uno dei nostri obiettivi collaborare con marchi globali che ci diano una grande mano nel nostro sviluppo» ha detto a poche ore da Roma-Torino Winterling, durante la conferenza di presentazione dell’accordo con il brand automobilistico. E ancora: «Anche per offrire sempre più servizi ai tifosi e ai bambini, vogliamo dare molto più di 90 minuti allo stadio, vogliamo fornire qualisiasi tipo di intrattenimento e servizio 7 giorni su 7».  Lo stesso obiettivo della tournée che si terrà a Orlando tra il 30 dicembre e il 1 gennaio, dove la Roma volerà per sfruttere il Disney Soccer Showcase – il principale torneo di calcio giovanile degli Stati Uniti, di cui i giallorossi sono sponsor – proprio per diffondere il brand in ambiente extracontinentale. Ovvero per «promuovere l’interesse per lo sport più famoso al mondo, il calcio, negli Stati Uniti», come ha detto il presidente James Pallotta.

Ma non solo brand. Perché la cosa importante è il campo, e quindi lo stadio. Quello di proprietà, uno degli step fondamentali che la società di Trigoria vuole compiere il prima possibile. E quindi la Roma approfitterà del viaggio in Germania anche per andare a dare uno sguardo da vicino ad alcuni degli impianti tedeschi, tra i migliori esempi di modernità in grado di coniugare l’evento sportivo con un modello di gestione e di business.