(Il Romanista-G.Caccamo) Sfata anche il tabù che la vedeva non vincere in terra sarda da 19 anni la Roma di Garcia, inanellando una ulteriore, sofferta, cercata ma strameritata vittoria. Inizio senza timori reverenziali del Cagliari che pressa molto alto sui portatori palla romanisti portando particolare attenzione alle giocate di Pjanic e DDRossi che non trovano vita facile nel servire le punte con palloni giocabili.
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Duttile e concreta, la Roma s’adatta a chiunque
(Il Romanista-G.Caccamo) Sfata anche il tabù che la vedeva non vincere in terra sarda da 19 anni la Roma di Garcia, inanellando una ulteriore, sofferta, cercata ma strameritata vittoria.
La manovra giallorossa viene costantemente sporcata dagli interventi dei rossoblu che non rinunciano a sollecitare la difesa avversaria sia con azioni manovrate che con veloci puntate di Cossu e Pinilla. Se la manovra romanista non è rapida, se gli spunti in attacco sono velleitari ci pensa il duo Gervinho-Destro a confezionare un paio di contropiede che segnano la partita e danno la dimensione della duttilità della formazione di Garcia nel saper sfruttare a proprio vantaggio ogni possibile situazione che le si propone.
Cala nella ripresa la resistenza del Cagliari, si allenta la tensione dei sardi non più capaci di interrompere la gestione della palla romanista che trova però nei contropiede l’arma in più per colpire gli avversari. Resta padrona del campo per tutto il secondo tempo la Roma che controlla a suo piacimento il gioco gestendone il ritmo, alzandolo solo in prossimità dell’area di Avramov e facendo girare a vuoto tutto il Cagliari incapace di reagire al dominio giallorosso. Porta a casa tre punti fondamentali la Roma, dominando una partita ostica, dura, giocata più sul filo dei nervi che del gioco vero e proprio, accettando di veder smorzata la propria manovra ma riuscendo in compenso a colpire in maniera chirurgica in contropiede.
Duttile come non mai la squadra di Garcia dimostra anche stasera di saper adattarsi ad ogni tipo di avversario, sia che debba giocare esclusivamente in contropiede, sia che invece debba attaccare una compagine chiusa nella propria metà campo. Sugli scudi ovviamente Mattia Destro autore di tre goal tutti ottenuti in altrettanti break offensivi, sfatando il luogo comunune che non lo identifica come attaccante da contropiede.
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