(Il Romanista - C.Zucchelli) Tanta panchina, ma sempre decisivo una volta in campo, Alex Del Piero non ha alcuna intenzione di chiudere col pallone.
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Del Piero ha capito: «Avanti senza Juve»
(Il Romanista – C.Zucchelli) Tanta panchina, ma sempre decisivo una volta in campo, Alex Del Piero non ha alcuna intenzione di chiudere col pallone.
Nel rush finale di una stagione «complicata » per dirla alla sua maniera, ma con la Juve in piena corsa scudetto, il capitano bianconero, protagonista della copertina di Vanity Fair in edicola domani, ha una certezza: dopo il 30 giugno, data di scadenza del suo contratto, continuerà a giocare. Probabilmente all’estero. Per questo quella di domenica sarà la sua ultima partita da avversario contro la Roma. Contro Francesco Totti, bandiera del calcio come e più di lui. Ma anche contro De Rossi e Perrotta, con cui ha condiviso l’avventura dei Mondiali in Germania del 2006. Sei anni fa insieme alzavano la Coppa del Mondo a Berlino, domenica si sfideranno con in palio tanto (...) poi ognuno per la sua strada. Su quella di Del Piero ci sarà ancora il calcio: «Per primo saprò quando dovrò smettere, ma non ancora: la mia passione per il gioco è troppo viva». Dall’Australia dicono che il suo addio alla Juve sarà dato proprio lì. (...). Chiudere alla Juve era il suo obiettivo. Lo stile bianconero, ammesso che mai ci sia stato in passato, con lui è rimasto nell’armadio. «Era quello che sognavo - ammette Del Piero - Questi vent’anni sono stati ricchi di emozioni, con momenti straordinari e a volte duri: ho provato il brivido di scrivere quasi tutti i record bianconeri. Ormai però le cose sono cambiate ».
Eppure i tifosi sono tutti per lui, e per quei gol preziosi, l’ultimo qualche giorno fa contro la Lazio, in una stagione che lui definisce «la più complicata della mia vita, perché mi ha messo di fronte a una realtà che non avevo mai conosciuto: la realtà di chi gioca poco o niente. Nessuno pensa di meritare l’esclusione, e per quanto io abbia sempre pensato che se gioca un altro vuol dire che se lo merita, questo non significa rinunciare a lottare per conquistare quel posto». E certo non è stato un piacere sentire Andrea Agnelli, già a ottobre, annunciare che Del Piero non avrebbe fatto parte della Juventus nel 2013. «Mi ha sorpreso. Ma un capitano non deve mai dimenticare i suoi doveri e quello che rappresenta. La Juventus è impegnata al massimo per vincere campionato e Coppa Italia. Non abbiamo bisogno di polemiche, che del resto non hanno mai fatto parte della mia carriera. Dal 30 giugno sono senza contratto. Non so immaginare il mio futuro, è un cambiamento enorme e un po’ mi spaventa, perché sarebbe come andare via di casa una seconda volta. Ma lo vivo come i videogiochi che mi piacevano da ragazzino: un nuovo livello da superare».
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