rassegna stampa roma

De Rossi-Roma, faccia a faccia

(Il Romanista – C.Zucchelli) – È tornato ieri a Trigoria dopo i due giorni di riposo concessi da Zeman. Ed è tornato con il morale a terra.

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) - È tornato ieri a Trigoria dopo i due giorni di riposo concessi da Zeman. Ed è tornato con il morale a terra. Per l’espulsione nel derby, per le tre giornate di squalifica, per tutto quello che in questi giorni è stato detto e scritto su di lui. Daniele De Rossi non sta vivendo un momento facile e per questo ieri la società ci ha parlato. Cercando, per quanto possibile, di rasserenarlo. I dirigenti, cioè Baldini e Sabatini, che lo hanno incontrato prima dell’allenamento, gli hanno notificato la multa (massima possibile) per le tre giornate di squalifica e poi lo hanno invitato a restare tranquillo e sereno, nonostante tutto quello che sta succedendo intorno a lui. De Rossi ha ascoltato, ha compreso e per certi versi apprezzato le parole dei due direttori, ma sereno e tranquillo non lo è. «È contrito», filtra da Trigoria dopo il colloquio.

L’espulsione contro la Lazio non gli va giù: ce l’ha con se stesso per la sciocchezza che ha commesso e di cui si è reso conto immediatamente, tanto che la faccia con cui ha lasciato il campo era tutto un programma. Gli dispiace aver lasciato la Roma in 10, gli dispiace che i risultati non arrivino, gli dispiace di non essere riuscito a dare, finora, quanto avrebbe voluto.Ma soprattutto quanto gli viene richiesto da Zeman. Non sente completamente sua questa Roma, però, e non è un mistero. Così come non è un mistero che le parole che gli vengono dette da parte dei tifosi, che gli sono meno accanto rispetto al passato, lo feriscono e anche tanto. Il feeling tra i due non è mai sbocciato. Non si tratta di simpatie o antipatie personali (anzi, da quel punto di vista fanno fede le parole del giocatore in conferenza: «Zeman? Lo immaginavo "musone", invece è una persona piacevole con cui mi trovo benissimo»), si tratta di una diversa concezione non tanto del ruolo, ma del modo di giocare e interpretare le partite. In sostanza De Rossi non è convinto di questa Roma qua. Dal punto di vista tecnico e tattico. Almeno per adesso. Magari se i risultati miglioreranno si convincerà. E magari quello che adesso sembra un addio che si avvicina ogni giorno di più tra qualche mese diventerà solo un brutto ricordo. Certezze però non ce ne sono. (...)

De Rossi guarda e aspetta, la Roma pure. Non solo De Rossi, ma anche Zeman. Ieri la dirigenza ha parlato anche con l’allenatore per analizzare, ancora una volta, il momento negativo e cercare di capire come fare per poter uscire da questa crisi. Zeman ha ribadito la sua ricetta: «Lavoro, lavoro, lavoro». IL CDA Oltre al campo, anche i numeri. Per la società ieri è stato anche un giorno di consiglio d’amministrazione che ha approvato il resoconto intermedio di gestione relativo al primo trimestre dell’esercizio sociale 2012-2013 che ha registrato perdite in crescita a 16,7 milioni di euro (dai 9,8 milioni dello scorso anno), mentre i ricavi sono saliti a 21,2 milioni (dai 17,9 dello scorso anno). Il debito netto e’ invece di 71,5 milioni, dai 54,7 di fine giugno.