(Il Romanista - P.A.Coletti)Da Palermo a Palermo. Nove anni e due giorni esatti dopoDaniele De Rossi torna al Renzo Barbera con la maglia azzurra. E ci torna per centrare l’ennesimo record: questa sera raggiungerà quota 92 presenze con la Nazionale maggiore,superando Del Piero e portandosi all’ottavo posto nella speciale classifica dei recordman di presenze azzurre. Lì, il 4 settembre del 2004, giocò per la prima volta in Nazionale. Lì, a soli 21 anni 1 mese e 11 giorni, gli bastarono solo 4 minuti per fare la storia. Quattro minuti per siglare il suo primo gol in azzurro, la prima di 15 gemme, nel suo esordio assoluto. In panchina c’era Marcello Lippi, con lui due anni dopo Daniele alzò verso il cielo di Berlino la Coppa del Mondo, in campo veterani del calibro di Nesta, Materazzi, Gattuso, Toni, Zambrotta, Buffon e Gilardino. E proprio questi ultimi due, insieme a De Rossi, sono oggi l’unico elemento di continuità tra quella Nazionale e la squadra di Prandelli che questa sera alle 20,45 si giocherà la qualificazione al mondiale brasiliano contro la Bulgaria.
rassegna stampa roma
De Rossi, Palermo 9 anni dopo
(Il Romanista – P.A.Coletti) Da Palermo a Palermo. Nove anni e due giorni esatti dopoDaniele De Rossi torna al Renzo Barbera con la maglia azzurra.
Il romanista più azzurro di sempre. Con la 92esima presenza azzurra De Rossi consolida la sua posizione di giallorosso con più volte con la maglia della Nazionale. A soli 30 anni è a soli due gettoni da un totem del calcio italiano come Giacinto Facchetti. Davanti a lui altri monumenti della storia calcistica del nostro paese: Cannavaro, Buffon, Maldini, Zoff, Pirlo e Zambrotta. Contro la Bulgaria, questa sera, De Rossi vuole centrare la vittoria per alimentare il sogno di un’altra qualificazione mondiale. Magari trovando ancora una volta un gol. La 15esima rete segnata in Confederations Cup al Giappone lo ha reso sempre più recordman azzurro: nessun centrocampista ha mai segnato tanto in Nazionale. L’unico “non attaccante” ad aver fatto meglio di De Rossi è Adolfo Baloncieri, che fu grandissimo anche se in un’altra epoca, in un’altro calcio. E molte grandi punte o numeri 10 della storia italiana sono già rimasti dietro Daniele. L’ultimo in ordine di tempo è stato addirittura Gianni Rivera. Il Golden Boy, il calcio degli anni 60 e 70, l’uomo di ItaliaGermania 4-3. E l’ultimo 4-3 azzurro, proprio quello contro il Giappone di Zaccheroni, è stato merito, soprattutto, di De Rossi. Senza di lui, probabilmente, l’Italia sarebbe stata esposta a una figuraccia internazionale. Invece suo il gol del 2-1 che ha riacceso le speranze azzurre e suo il passaggio smarcante che ha aperto la difesa giapponese permettendo a Marchisio e Giaccherini di confezionare il gol della vittoria. Decisivo in azzurro lo è stato sempre, fin dall’inizio, a tutti i livelli, con tutte le nazionali: Campione del mondo, vice campione d’Europa, bronzo olimpico under 21 e campione d’Europa sempre under 21. Ecco chi è oggi per il mondo Daniele De Rossi, l’uomo dalle 91 presenze in Nazionale maggiore, il romanista più azzurro di sempre. Romanista prima di tutto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA