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Bojan: «Qui mi sento a casa, sono felice»

(Il Romanista – D.Giannini) Bojan Krkic non lascia, anzi. Rilancia forte per la prossima stagione. Il giorno dopo le dichiarazioni rilasciate nel corso della cerimonia in cui gli è stato consegnato il “Premio Arancio”, l’attaccante...

Redazione

(Il Romanista - D.Giannini) Bojan Krkic non lascia, anzi. Rilancia forte per la prossima stagione. Il giorno dopo le dichiarazioni rilasciate nel corso della cerimonia in cui gli è stato consegnato il “Premio Arancio”, l’attaccante spagnolo è tornato a parlare.

E lo ha fatto durante un pomeriggio di relax passato agli Internazionali di Tennis del Foro Italico. Ai microfoni di Sky Bojan ha spiegato quali sono le sue impressioni sull’anno che verrà, un anno che ha tutte le intenzioni di trascorrere ancora qui, nella Capitale, vestendo la maglia giallorossa: «Se voglio restare a Roma? L’ho detto dal primo giorno, qui mi sento come a casa, sono contento». E nelle ultime giornate di campionato il ragazzo che a Barcellona aveva battuto record su record è sembrato essersi calato finalmente nella nuova realtà. Lui conferma, anche se non boccia a livello personale anche il resto della sua prima stagione italiana: «Qui c’è un calcio particolare e diverso. Però mi piace. Qua a Roma la gente dal primo giorno mi ha sempre mostrato molto affetto, è importante per me. Differenze tra Italia e Spagna? Per il ruolo dell’attaccante c’è molta differenza. Si ha meno spazio ed è difficile segnare, però è una cosa che mi aiuta a crescere. L’ho già detto, questa stagione è stata positiva, all’inizio è andata molto bene. Mi sono mancati i minuti e la conoscenza di questo calcio. Ora credo di averlo conosciuto bene. Ho fatto un buon finale, ho potuto aiutare la squadra. Una stagione positiva».

E in effetti, benché i risultati non siano arrivati e benché anche da lui ci si aspettasse di più, i suoi numeri non sono da buttare via. Intanto le presenze: alla fine è risultato essere lui quello ad aver giocato più partite in campionato (33) una in più di De Rossi. I minuti (1514) non sono stati tantissimi, di fatto è come se in quelle 33 volte che è sceso in campo avesse giocato di media 45 minuti. I gol sono stati 7, cioè uno ogni 216 minuti, vale a dire uno ogni 2,4 partite. Non cifre stellari, ma un bottino su cui poggiare le basi per un campionato migliore. (...) Quando gli domandano se è rimasto impressionato dalla Juventus campione d’Italia, lui risponde: «Ha fatto una grande stagione, penso che l’anno prossimo possiamo farla anche noi». L’ultima battuta è sui giocatori italiani che abbandonano la Serie A e su un fuoriclasse assoluto come Messi:«Nesta e Del Piero? Mi piace fare la collezione delle magliette, è stato un onore giocare contro di loro. Messi? E’ il più grande di tutti».