rassegna stampa roma

Bojan, benedetta primavera

(Il Romanista – C.Zucchelli) – La stampa spagnola in questi giorni guarda con più attenzione del solito in casa Roma:

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) - La stampa spagnola in questi giorni guarda con più attenzione del solito in casa Roma:

Luis Enrique possibile successore di Guardiola è l’argomento caldo, ma anche la crisi di Bojan occupa parecchie pagine sui giornali iberici. In Spagna, e soprattutto in Catalogna, tanti si chiedono come mai questo ragazzo dal talento immenso e dall’importante fiuto per il gol non riesca ad emergere. Si racconta del suo passato di enfant prodige a Barcellona, della sua scelta convinta e consapevole di venire a Roma, della fiducia di Luis Enrique che le prime domeniche lo ha sempre schierato titolare e poi, col passare delle settimane, gli ha preferito via via gli altri attaccanti, tanto da relegarlo spesso e volentieri in panchina. I fatti dicono questo. E non si può discutere.[...]

In particolare l’ultimo, quello contro l’Inter all’Olimpico, è un gol che fanno solo i grandi attaccanti. Se ne è parlato - e scritto - poco visto che è arrivato sul 3-0, ma basta chiedere ai difensori dell’Inter che ne pensano per capire il valore di quel gesto tecnico. Un gesto che Bojan ha fatto altre volte, soprattutto nei primi anni al Barcellona, soprattutto quando, a 18 anni, era considerato il futuro del club catalano. Così non è stato, almeno per ora. Perché se c’è qualcosa che sta frenando l’ascesa di Bojan non sono i piedi, non è il talento, ma è il carattere. [...]

O a fare qualche «cazzata», come lui stesso ha definito la "parata" contro la Fiorentina e il successivo lancio della maglia a terra. A Barcellona raccontano che i senatori dello spogliatoio blaugrana lo convincevano spesso a essere più estroverso, lo spronavano e soprattutto Henry, uno dei suoi migliori amici, ci parlava spesso per aiutarlo a maturare e ad esplodere definitivamente. A Roma questo per ora non accade, anche se Sabatini e tutto lo staff di Luis Enrique cercano di stargli accanto e di parlargli, convinti di avere tra le mani un potenziale enorme. Un giocatore in grado di cambiare non soltanto la sua carriera ma anche le partite della Roma, cosa che finora ha dimostrato di poter fare solo a sprazzi. La società giallorossa ha investito su di lui con un piano biennale, ha ancora un’altra stagione - e mezza - per poter dimostrare quanto vale e tornare a casa, se vorrà, da vincitore[...]